Il dubbio è fondato. Viene dal cuore la protesta dei campioni del basket e poi di altri popolari sport negli Usa dopo l'ennesima gratuita violenza di poliziotti su un nero. Io l'apprezzo senza riserva, per quel nulla che serve il mio apprezzamento. Perché i campioni dello sport hanno il torto di essere ricchi. E questo è imperdonabile per i nodi cerebrali sconnessi del "popolo". Che ammira i ricchi, fa a gara a premere sulle società sportive per spendere cifre incredibili per acquistare i più forti. Però i campioni non debbono scioperare, neanche o soprattutto per nobili cause. Perché quello sciopero costa troppo poco. Trump - che non è un'aquila, ma è un furbo istintivo, vero campione del populismo - coglie nel segno.
"Quei giocatori si permettono facilmente quel sacrificio economico che per quasi tutti gli americani sarebbe duro o insopportabile" dice Trump. Così si conquista la mente dei decerebrati in una perversa alleanza col "popolo" dei milionari "popolari" alla Trump, alla Briatore, cioè egoisti (che, non farebbero mai sciopero né finanzierebbero Ong). La Sinistra è inerme, gli argomenti più razionali sono spuntati. Così il mondo affonda col consenso delle vittime che la Sinistra non sa liberare. Amen. P.S. Vedi - per continuità - post precedente.