Nell'economia della mia mente. ho sempre ritenuta la parola "amicizia" sinonimo di "amore". Empatia con l'altro/a, condivisione di mondi. Mentre non ho mai chiamato "amore" quell'attaccamento egoistico e possessivo compatibile con violenza ed assassinio. Purtroppo non posso da solo imporre un nuovo vocabolario. So che una volta le amicizie erano permanenti, crescevano o un po' deperivano, ma quasi sempre restavano. Con larghe o comunque significative condivisioni. Così per l'amicizia permanente col mio compagno di banco al liceo. Uniti, ad esempio, dai miti affascinanti della Grecia, nonché da simile attrazione per il mondo femminile. Divisi - pazienza- dalla politica, allora come oggi. La mettiamo ancora tranquillamente fra parentesi, anche se lui non è più convintamente "liberale" e filo-Usa come prima. Penso a questo per un motivo particolare.
Era maturata una sorta di amicizia con una badante romena. Si occupa di un anziano vicino di casa. E' sui 50 anni, è gradevole, gentile, abbastanza colta e parla l'italiano un po' meglio dell'italiano medio. Ci fermavamo a parlare con lei, mia moglie ed io, sia che la incontrassimo sola o con il suo novantenne badato. Anzi, era lei a stimolare di più la conversazione. E c'era magari un sottinteso utilitario, compatibile con l'amicizia: il pensiero che un giorno lei potesse essere - chissà.- la nostra bravissima badante. Le chiedevo spesso della Romania. Una volta mi disse che Ceausescu era stato vittima di un complotto internazionale legato alla finanza. Mostrai di non capire e lei non mi spiegò meglio. Colse - credo - la mia perplessità. Poi, in epoca di pandemia, lei, spavalda e senza mascherina, con l'aria di ha capito tutto, ha alluso ad altri complotti. Se ho capito, ma non ci giuro, si vogliono sterminare gli anziani. La mia perplessità evidente non deve esserle piaciuta. Da allora solo un veloce saluto. Temo di aver compromesso il mio felice futuro di "badato". In compenso mi è chiaro che non è solo facebook a compromettere le amicizie. P.S. Buona domenica agli amici tutti, soprattutto a quelli che sopportano il mio dissenso.
Era maturata una sorta di amicizia con una badante romena. Si occupa di un anziano vicino di casa. E' sui 50 anni, è gradevole, gentile, abbastanza colta e parla l'italiano un po' meglio dell'italiano medio. Ci fermavamo a parlare con lei, mia moglie ed io, sia che la incontrassimo sola o con il suo novantenne badato. Anzi, era lei a stimolare di più la conversazione. E c'era magari un sottinteso utilitario, compatibile con l'amicizia: il pensiero che un giorno lei potesse essere - chissà.- la nostra bravissima badante. Le chiedevo spesso della Romania. Una volta mi disse che Ceausescu era stato vittima di un complotto internazionale legato alla finanza. Mostrai di non capire e lei non mi spiegò meglio. Colse - credo - la mia perplessità. Poi, in epoca di pandemia, lei, spavalda e senza mascherina, con l'aria di ha capito tutto, ha alluso ad altri complotti. Se ho capito, ma non ci giuro, si vogliono sterminare gli anziani. La mia perplessità evidente non deve esserle piaciuta. Da allora solo un veloce saluto. Temo di aver compromesso il mio felice futuro di "badato". In compenso mi è chiaro che non è solo facebook a compromettere le amicizie. P.S. Buona domenica agli amici tutti, soprattutto a quelli che sopportano il mio dissenso.
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