Antagonisti" della nuova generazione ai funerali di Prospero Gallinari, il brigatista assassino della scorta di Moro e carceriere dello statista. Uno dei giovani antagonisti dichiara: "Prospero non ha mai rinnegato le sue idee, assumendosi la responsabilità delle scelte, giuste o sbagliate che siano, mai rinnegate". Insomma, che le idee siano giuste o sbagliate (uccidere o salvare, ad esempio) è un dettaglio. Ciò che importa è la coerenza: essere assassini fino alla fine. Urgente una riforma della semantica e dell'etica (compresa quella "rivoluzionaria"). La coerenza non è un valore. Il pentimento lo è.
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