L'autrice del blog* contesta il presunto moralismo delle femministe. Stessi argomenti sentiti ad Otto e mezzo, lo scorso 8 maggio*, dall'autrice di "Siamo tutti puttane", Annalisa Chirico, forse la stessa persona del blog, a giudicare dagli argomenti, contro Lorella Zanardo, candidata Tsipras e autrice del "Corpo delle donne".
Per l'autrice di "Siamo tutti puttane" (bel titolo), le femministe moraliste sarebbero diventate, ispirate dall'antiberlusconismo militante, vestali della purezza femminile e nemiche della libertà delle donne. Le donne (e le ragazze) debbono essere libere di esibirsi nella vita e in TV e debbono essere libere di vendere il proprio corpo. La libera negoziazione del corpo non è cosa diversa dal darsi degli uomini in scambi normalmente di altro genere. Ingiusta cioè l'irrisione delle olgettine e quella di Nicole Minetti: giusto servirsi delle proprie risorse - corpo compreso - per la propria affermazione. Beh, non ho difficoltà a dirmi d'accordo con tali tesi di orientamento liberal-radicale. Tranne che su un nodo cruciale. Concordo che non si debba proibire di vendere quello che si ha. Soprattutto se non si offre alternativa alcuna alla candidata alla prostituzione. Che, in linea di principio - è possibile eserciti il proprio lavoro con passione ed entusiasmo e senza avvertire costrizione alcuna. Il punto è nel concetto di "libertà". E' ragionevole ritenere che molte delle prostitute, delle olgettine, delle veline preferirebbero esercitare il mestiere di infermiera o di insegnante, se potessero. E quasi tutte o tutte preferirebbero la professione di manager (ben retribuita) piuttosto che aspirare ad un invito ad Arcore o negoziare uno spazio sui marciapiedi. "Libertà di" quindi ma possibilmente "libertà da" (dal bisogno, dall'ignoranza), come si diceva una volta a sinistra. Le parole si logorano e portano via concetti che dovremmo recuperare.
http://abbattoimuri.wordpress.com/2014/04/02/il-sesso-sporco-delle-...
http://www.la7.it/otto-e-mezzo/rivedila7/otto-e-mezzo-09-05-2014-13...