Visto ieri in Tv il documento-film di Francesco Miccichè e Marco Spagnoli, "I figli del destino", storie vere di bambini e bambine vittime delle ignobili leggi razziali del 39. Tutti testimoni intervistati ed anche interpretati. Sono contento per lo spazio che la Tv sta dedicando al giorno della memoria. Non solo la Tv pubblica, non ancora sufficientemente epurata. Avranno colpito molti lo stupore e l'incredulità di quei bambini d'improvviso espulsi dalle loro scuole ed allontanati dai compagni. Alcuni avranno colto in ciò sinistre analogie con i deportati dal Cara di Castelnuovo di Porto, con il loro stupore, con la loro incredulità. Colpisce anche la paura (e viltà) delle famiglie " ariane", prima amiche, e degli stessi compagni di classe (non di tutti), testimoniata e confermata dalla più nota fra i protagonisti, la senatrice Liliana Segre. Era possibile anche allora, con qualche rischio, opporsi per non vendersi l'anima. Come, in altro momento, si opposero alla richiesta di giuramento di fedeltà al regime alcuni docenti universitari. Pochi. Come oggi si oppongono sindaci e politici, magari mettendo il proprio corpo davanti al pullman della deportazione (Rossella Muroni)., .
Costruiamo subito il NO gridato di tutti i resistenti. Finché siamo in tempo.
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