sabato 27 luglio 2013

Invece del lavoro


Lo classificherei come un esempio di turismo low cost, abbondantemente oltre i confini del lecito. Oppure della versione giovanile del tirare a campare, dei percettori irregolari di reddito, esclusi dal lavoro produttivo, forse non meno numerosi degli inoccupati. Entro nel bar dello stabilimento balneare e assisto a una scenata impietosa dell'anziana titolare che sta alla cassa. Lui è un giovane saccopelista che, mogio mogio, sorseggia un caffè. Non so come faccia a goderselo. Lei inveisce e lui continua a scusarsi: "le ho chiesto scusa, le ho chiesto scusa". Insomma - capisco dall'invettiva implacabile della titolare - lui ha provato a fregarla asserendo di averle dato un biglietto da 10 euro. Invece era da 5 e lui lo sapeva bene. Perciò non c'è nulla da scusare. Purtroppo credo alla signora. Un po' perché la conosco, ma anche per l'atteggiamento del giovane, tipico di chi è preso con le mani nel sacco. E mentre la politica discute di nulla, tanti, troppi, sempre più sopravvivono rubacchiando nei supermercati, se donne o anziani, lavando vetri o tentando di vendere oggetti orribili e inutili alla gente al mare, se giovani e "abbronzati", esercitando piccoli tentativi di imbroglio, se giovani saccopelisti. La base autenticamente produttiva sempre più ristretta e insofferente alla pressione fiscale, non percepisce come tassa occulta il mantenimento di chi tira a campare. Del resto nel litorale di Ostia ripetutamente incendiato dal racket ci si lagna del rischio dell'incremento dell'1 % di IVA ma mai dell'esproprio progressivo attuato dai clan mafiosi. L'Italia in compenso si assomiglia sempre più. Tanto tempo fa mi sconvolse in Sicilia sentire un venditore di preziosi, intervistato sul pizzo, affermare: "Il peggiore estortore è lo Stato". Prova di viltà assoluta di chi, abituato a subire soprusi, finge (a se stesso) di pensare che è meglio pagare la mafia piuttosto che tasse, scuole e ospedali. Coraggio quindi ai pochi lavoratori veri sopravvissuti. Dovranno lavorare per figli, genitori, mafiosi, venditori di cianfrusaglie e giovani turisti low cost. Però, forse, non pagheranno l'Imu.

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