A volte penso che il politicamente corretto sia un veleno per la logica e la ragione. Ammettiamo pure che Cuperlo avesse voluto dire (e pare proprio che non volesse dirlo) che certi insuccessi formativi (abbandoni, bocciature) e insomma cattiva istruzione ed ignoranza spieghino il successo della Lega in Sardegna. Ammettiamolo pure. Non avrebbe detto che tutti i Sardi sono ignoranti o stupidi per una sorta di inferiorità "razziale". Al più si sarebbe riferito al 33% di cui parlava che non completano la media superiore e che voterebbero Lega, prevalentemente. Una ipotesi comunque interessante, cioè degna di essere dibattuta . Interessante l'ipotesi che il basso livello di istruzione conduca a destra, come interessante sarebbe l'ipotesi opposta (che oggi appare poco sostenibile) per la quale l'ignoranza (o, meglio, il basso livello di istruzione formale) conduca a sinistra, magari perché correlato a povertà e domanda di eguaglianza. Francamente più sciocchina mi sembra la tesi che cultura e istruzione formale non abbiano alcuna correlazione col voto. Possibile che due fattori di tale rilevanza - istruzione e motivazione politica - siano del tutto indipendenti, senza correlazione alcuna? E inoltre, se fosse vero che si possa essere consapevoli e padroni delle proprie scelte anche facendo a meno di istruzione, perché mai la Sinistra e i democratici dovrebbero avere fra le proprie priorità assolute l'istruzione? Che c'entra il razzismo, citato a sproposito? Per capirci e per capire il senso del post, io affermo che il gioco subdolo delle destre populiste è quello di corteggiarci dicendoci eguali per lasciarci diseguali. P.S. Così credo di aver chiarito il senso del mio precedente, ellittico post.
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