Stamattina mia moglie ha parlato un po' con la signora che si occupa delle pulizie del condominio, porgendole, come ogni anno, il panettone natalizio. Mia moglie mi ha raccontato che la signora - non so a qual proposito - le ha annunciato che voterà Salvini. Il padre la aveva educato al comunismo e lei aveva sempre votato a sinistra. Ora non più. Si lamentava delle tasse, forse perché non era più una dipendente, ma titolare di una impresa con una - dico una - collaboratrice. Evidentemente convinta che Salvini quelle tasse le ridurrà e comunque lei non ne pagherebbe il prezzo salato in servizi sanitari o in altro.
Virzì fu profetico nel 2003 con "Caterina va n città". Nel film, fece dire ad un ragazzo : "I fascisti sono quelli poveri e ignoranti, la gente normale che lavora. I comunisti sono quelli laureati, ricchi: dottori, direttori, registi, gente che non ha bisogno di lavorare". Virzì annunciò l'arrivo di un senso comune che prima ci sarebbe apparso paradossale ed ora invece dobbiamo dare per consolidato. Con i giovani colti (e qualche adulto, radical chic ) che si fanno Sardine e tentano di spiegare agli esclusi e sfruttati che Salvini è l'agente della loro disperazione e non già il liberatore. Impresa assai ardua invero. I poveri si impegnano per i ricchi (purché non siano banchieri o ebrei o le due cose insieme) e i ricchi o benestanti colti tentano di salvare i poveri che non vogliono essere salvati.
Virzì fu profetico nel 2003 con "Caterina va n città". Nel film, fece dire ad un ragazzo : "I fascisti sono quelli poveri e ignoranti, la gente normale che lavora. I comunisti sono quelli laureati, ricchi: dottori, direttori, registi, gente che non ha bisogno di lavorare". Virzì annunciò l'arrivo di un senso comune che prima ci sarebbe apparso paradossale ed ora invece dobbiamo dare per consolidato. Con i giovani colti (e qualche adulto, radical chic ) che si fanno Sardine e tentano di spiegare agli esclusi e sfruttati che Salvini è l'agente della loro disperazione e non già il liberatore. Impresa assai ardua invero. I poveri si impegnano per i ricchi (purché non siano banchieri o ebrei o le due cose insieme) e i ricchi o benestanti colti tentano di salvare i poveri che non vogliono essere salvati.
Stamattina mia moglie ha parlato un po' con la signora che si occupa delle pulizie del condominio, porgendole, come ogni anno, il panettone natalizio. Mia moglie mi ha raccontato che la signora - non so a qual proposito - le ha annunciato che voterà Salvini. Il padre la aveva educato al comunismo e lei aveva sempre votato a sinistra. Ora non più. Si lamentava delle tasse, forse perché non era più una dipendente, ma titolare di una impresa con una - dico una - collaboratrice. Evidentemente convinta che Salvini quelle tasse le ridurrà e comunque lei non ne pagherebbe il prezzo salato in servizi sanitari o in altro.
Virzì fu profetico nel 2003 con "Caterina va n città". Nel film, fece dire ad un ragazzo : "I fascisti sono quelli poveri e ignoranti, la gente normale che lavora. I comunisti sono quelli laureati, ricchi: dottori, direttori, registi, gente che non ha bisogno di lavorare". Virzì annunciò l'arrivo di un senso comune che prima ci sarebbe apparso paradossale ed ora invece dobbiamo dare per consolidato. Con i giovani colti (e qualche adulto, radical chic ) che si fanno Sardine e tentano di spiegare agli esclusi e sfruttati che Salvini è l'agente della loro disperazione e non già il liberatore. Impresa assai ardua invero. I poveri si impegnano per i ricchi (purché non siano banchieri o ebrei o le due cose insieme) e i ricchi o benestanti colti tentano di salvare i poveri che non vogliono essere salvati.
Virzì fu profetico nel 2003 con "Caterina va n città". Nel film, fece dire ad un ragazzo : "I fascisti sono quelli poveri e ignoranti, la gente normale che lavora. I comunisti sono quelli laureati, ricchi: dottori, direttori, registi, gente che non ha bisogno di lavorare". Virzì annunciò l'arrivo di un senso comune che prima ci sarebbe apparso paradossale ed ora invece dobbiamo dare per consolidato. Con i giovani colti (e qualche adulto, radical chic ) che si fanno Sardine e tentano di spiegare agli esclusi e sfruttati che Salvini è l'agente della loro disperazione e non già il liberatore. Impresa assai ardua invero. I poveri si impegnano per i ricchi (purché non siano banchieri o ebrei o le due cose insieme) e i ricchi o benestanti colti tentano di salvare i poveri che non vogliono essere salvati.
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