E' morto Paolo Villaggio. Mi piace ricordarlo perché è stato un comico che mi ha insegnato qualcosa e in qualche modo sollecitato al coraggio. A parte la verità della sua rappresentazione dell'impiegato inerme sotto il tallone del dispotismo del capo e la rappresentazione del conformismo consumistico di cose e valori del ceto medio, a parte ciò, la sollecitazione al coraggio di pensare in autonomia. Memorabile per me in tal senso il grido liberatorio di Fantozzi che, nel cineforum, rompe il rituale del culturalmente corretto: "La corazzata Potemkin è una cagata pazzesca". A molti amici non piacque quel grido. Come l'apologia dell'ignoranza insensibile all'arte. Come - immagino - non piacesse a Nanni Moretti che detestava Sordi, confondendo a mio avviso la cialtronaggine con la sua rappresentazione. Per me grande Sordi e grande Villaggio. Debbo in parte a quel grido contro il capolavoro di Eisenstein un po' del mio pizzico di coraggio ad uscire dalla logica conservatrice della cultura cui in qualche modo appartengo.
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