Alla signora Sindaca di Lodi Piazza Broletto, 1
Signora Sindaca,
Le scrivono cittadine e cittadini uniti nell'esprimere stupore e sdegno per quanto accade nella città
da Lei amministrata. Le ragioni di pretesa equità che spiegherebbero la separazione nella mensa
scolastica di bambini nati in Italia, benché da genitori stranieri, non possono giustificare la violenza
subita da innocenti. Bambini ghettizzati, separati dai compagni, con un panino portato da casa
perché i genitori non pagherebbero il dovuto. A parte l'impossibilità oggettiva per alcune famiglie di
procurarsi nel Paese di provenienza una certificazione dello Stato patrimoniale, pensiamo che la
punizione di eventuali “furbi” non possa prevalere sugli evidenti guasti educativi che l'esperienza
traumatica infliggerà sia ai figli di italiani, sia ai figli di stranieri che vivono e vivranno insieme nel
nostro Paese.
Oggi, come molti altri nostri concittadini, ci dichiariamo disposti ad offrire un contributo
economico affinché decenza ed umanità siano ristabilite e l'Italia, con la Sua città, sia liberata dalla
vergogna. Sappiamo peraltro che la mobilitazione e le donazioni di tanti cittadini hanno già risolto il
problema della mensa degli esclusi, almeno per qualche tempo. Al contempo si scorgono segnali
pur contraddittori di un rinsavimento della politica nazionale, come effetto della straordinaria
mobilitazione democratica.
La salutiamo quindi con ragionata fiducia che Lei possa ascoltare le ragioni per rimediare agli
errori compiuti.
16 ottobre 2018
Adriano Succi
Arnaldo Colombo
Francesco Cesco
Sandra Del Fabbro
Emanuela Di Mauro
Mimma Di Mauro
Maria Teresa Fenoglio
Giorgio Foresti
Bianca Gabrielli
Giovanni Gangemi
Marco Fabio Gasperini
Stefania Gatta
Tina Giudice
Catia Graziani
Gianni Grillo
Giovanni Losito
Chiarella Meloni
Rosanna Monasterolo
Lorena Nattero
Giuseppe Picciolo
Tamara Pitch
Isabella Ramaioli
Serenella Ranucci
Vera Ridolfo
Domenico Sarracino
Paolo Serra
Angela Maria Spiga
Antonella Siracusa
Rita Tamburino
Salvatore Venuleo
Francesca Venuleo
Gianfranco Vitullo
Aldo Luciani
Claudia Venuleo
Piergiorgio Mossi
Isabella Coletta
Giuseppe Viterbo
Natale Gencarelli
Azzurra Giamis
Mariangela Guerra
Valentina Citignola
Roberta Cazzella
Tiziana Vitale
Angelo Ventola
Sabrina Marzo
Maria Luisa Mastrolia
Elvira Addonizio
Romina Fabio
Angelo Salento
Francesca De Blasi
Silvia Maggi
Maria Iole D'Agostini
Angelo De Blasi
Kristian Finelli
Oriana Finelli
Mara Leonor Esteban
Marta Canu
Simone Gelli
Paola Leone
Cinzia Minaci
Enrico Mauro
Angelica Maristella Palumbo
Carlo Restante
Pina Funedda
Roberta Pinto
Annick Steiner
Alessio Giuntini
Anna De Gregorio
Luisa Pavanello
Stefania Gatta
Silvio Marconi
Maja Martini
Enrico Manca
Nadia Chiriacò,
Linda Campilongo,
Ilaria Ulgharaita
Edoardo Marco Beghi
Karmasweety Jane
+ (conti quel che conti) Nina, una bambina di 8
anni, che appassionatamente coinvolta nella
discussione con adulti e bambini entro la
comunità leccese, insiste ad aggiungere il suo
nome alla lettera.
Signora Sindaca,
Le scrivono cittadine e cittadini uniti nell'esprimere stupore e sdegno per quanto accade nella città
da Lei amministrata. Le ragioni di pretesa equità che spiegherebbero la separazione nella mensa
scolastica di bambini nati in Italia, benché da genitori stranieri, non possono giustificare la violenza
subita da innocenti. Bambini ghettizzati, separati dai compagni, con un panino portato da casa
perché i genitori non pagherebbero il dovuto. A parte l'impossibilità oggettiva per alcune famiglie di
procurarsi nel Paese di provenienza una certificazione dello Stato patrimoniale, pensiamo che la
punizione di eventuali “furbi” non possa prevalere sugli evidenti guasti educativi che l'esperienza
traumatica infliggerà sia ai figli di italiani, sia ai figli di stranieri che vivono e vivranno insieme nel
nostro Paese.
Oggi, come molti altri nostri concittadini, ci dichiariamo disposti ad offrire un contributo
economico affinché decenza ed umanità siano ristabilite e l'Italia, con la Sua città, sia liberata dalla
vergogna. Sappiamo peraltro che la mobilitazione e le donazioni di tanti cittadini hanno già risolto il
problema della mensa degli esclusi, almeno per qualche tempo. Al contempo si scorgono segnali
pur contraddittori di un rinsavimento della politica nazionale, come effetto della straordinaria
mobilitazione democratica.
La salutiamo quindi con ragionata fiducia che Lei possa ascoltare le ragioni per rimediare agli
errori compiuti.
16 ottobre 2018
Adriano Succi
Arnaldo Colombo
Francesco Cesco
Sandra Del Fabbro
Emanuela Di Mauro
Mimma Di Mauro
Maria Teresa Fenoglio
Giorgio Foresti
Bianca Gabrielli
Giovanni Gangemi
Marco Fabio Gasperini
Stefania Gatta
Tina Giudice
Catia Graziani
Gianni Grillo
Giovanni Losito
Chiarella Meloni
Rosanna Monasterolo
Lorena Nattero
Giuseppe Picciolo
Tamara Pitch
Isabella Ramaioli
Serenella Ranucci
Vera Ridolfo
Domenico Sarracino
Paolo Serra
Angela Maria Spiga
Antonella Siracusa
Rita Tamburino
Salvatore Venuleo
Francesca Venuleo
Gianfranco Vitullo
Aldo Luciani
Claudia Venuleo
Piergiorgio Mossi
Isabella Coletta
Giuseppe Viterbo
Natale Gencarelli
Azzurra Giamis
Mariangela Guerra
Valentina Citignola
Roberta Cazzella
Tiziana Vitale
Angelo Ventola
Sabrina Marzo
Maria Luisa Mastrolia
Elvira Addonizio
Romina Fabio
Angelo Salento
Francesca De Blasi
Silvia Maggi
Maria Iole D'Agostini
Angelo De Blasi
Kristian Finelli
Oriana Finelli
Mara Leonor Esteban
Marta Canu
Simone Gelli
Paola Leone
Cinzia Minaci
Enrico Mauro
Angelica Maristella Palumbo
Carlo Restante
Pina Funedda
Roberta Pinto
Annick Steiner
Alessio Giuntini
Anna De Gregorio
Luisa Pavanello
Stefania Gatta
Silvio Marconi
Maja Martini
Enrico Manca
Nadia Chiriacò,
Linda Campilongo,
Ilaria Ulgharaita
Edoardo Marco Beghi
Karmasweety Jane
+ (conti quel che conti) Nina, una bambina di 8
anni, che appassionatamente coinvolta nella
discussione con adulti e bambini entro la
comunità leccese, insiste ad aggiungere il suo
nome alla lettera.
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