giovedì 6 giugno 2019

Il prezzo per salvare Noa


I media italiani (da Repubblica ad Avvenire) hanno frainteso qualcosa. Ed io ho creduto loro. Non credo a d alcuna perfida intenzionalità: solo un fraintendimento. Nessuna eutanasia di Stato nella circostanza, eutanasia pur permessa dalla legge olandese anche per i minori. Non sono convinto però che il rifiuto sia stato giusto. Lo Stato si è deresponsabilizzato, come praticamente in tutto il mondo. Però non l'ha salvata. A me preme che le ragazze come Noa non muoiano più. Che non subiscano violenza e che, se la subiscono, non ne siano devastate. Sento il dovere di non dire cose inutili, di non farmi bello contro questo e quello, inveendo a vanvera. Meglio offrire pensieri divergenti al dibattito. Allora dico che il problema va affrontato dal lato degli stupratori, anche potenziali, con una educazione sessuale vera oggi inesistente, oltre che con una vera liberazione sessuale che risponda anche ai bisogni di eros dei "brutti, sporchi e cattivi" e poi eventualmente con pene severissime (lavori socialmente utili anche a vita e prelievo sul reddito anche a vita, oltre alla prigione). Ma va affrontato subito sul piano delle vittime. E' (anche) la nostra cultura sessuofobica ad uccidere. La sfera genitale è sacralizzata. E' tabù. Se viene indebitamente violata non è come dare un cazzotto sul naso. Se invece insegnassimo che lo è? Se sdrammatizzassimo un tantino la violenza sessuale? Se punissimo egualmente - anche con 30 anni di carcere, se si vuole - chi da un cazzotto gratuito e chi stupra? Si leverà un coro di no. Ma solo sdrammatizzando la violenza sessuale e liberandola da significati mortiferi avremmo salvato Noa.
P.S. Penso che quasi tutti i problemi degli uomini abbiano soluzione. Si tratta solo di pagare il prezzo per risolverli. Sapendo che ogni soluzione apre nuovi problemi. Bisogna scegliere. La nostra vita è costituzionalmente drammatica. Oreste dovette scegliere se essere colpevole di matricidio o di offesa al padre assassinato e non vendicato. Scelse il matricidio. E noi cosa scegliamo?

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