mercoledì 26 giugno 2019

Perché Carola lo fa


Ho speso, come tanti, parole di ammirazione per Carola, la capitana Antigone della Sea Watch. Con il consenso di alcuni, amici fb, silenzio di altri (che magari non condividono o semplicemente non mi leggono). Però significativo è soprattutto il commento di una amica (amica fb, naturalmente): significativo perché – ritengo – rappresentativo di un sentire maggioritario. Obietta l'amica al mio elogio:
“ chissà quanto la pagano...della serie: "neanche il can mena la coda per niente..."
Ho pensato che l'amica fb rappresenta il mio Paese assai più di me. Un Paese della serie “a me non la dai a bere”. Un Paese che esclude passione e generosità come moventi dell'agire umano. Un Paese caricaturalmente “materialista”. Di quel materialismo che il materialista Marx avrebbe collocato nel “materialismo volgare” cioè ingenuo, cioè superficiale. Marx che aveva disvelato le strutture economiche e materiali sottostanti alla pretesa autonomia di ogni soggetto.
Ecco, spiego a chi la pensa come l'amica che, da materialista, non solo non credo nell'anima. Soprattutto non credo – come lei non crede – che sia possibile superare il proprio Ego. Impossibile, insomma, agire senza personale tornaconto. Ma il tornaconto non è per forza misurabile in euro o in dollari. Non guadagna dollari il genitore che sacrifica la vita facendo scudo al proprio figlio. Guadagna l'intensa felicità di un istante. Alcuni egoismi sono straordinariamente altruistici. E così difficile comprenderlo, Francesca? Il proverbio sul cane è corretto. Va solo interpretato al di là delle suggestioni materialistiche che oggi ci conquistano perché ci esimono dall'accettare che ci siano persone migliori di noi. Bene, io che ho tanti vizi, non ho questo. Riconosco che Carola è molto migliore di me ovvero assai più utile al mondo di quanto non sia io. E le sono grato. P.S. Sono convinto che il materialista Marx mi darebbe ragione.

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