Mio suocero era un vigile del fuoco. Perciò so qualcosa di questo corpo. A differenza di altri corpi dello Stato in cui si annidano anche elementi torbidi (prepotenza innanzitutto), in loro spiccano solo fatica, dedizione, coraggio ed altruismo. Quasi si trattasse di una particolare specie umana. Ad Alessandria ora come a New York allora. Lui, mio suocero, lo vedevo raramente. Era sempre in servizio, ordinario, straordinario e di volontariato: calandosi in un pozzo per recuperarvi un animale caduto, interrompendo la pausa pranzo per una emergenza, correndo via per un terremoto o una alluvione, finendo anche sotto il camion ribaltato e salvando miracolosamente una gamba dall'amputazione. Poi ho capito che la persona a me vicina da una vita gli somigliava molto. Anche nel rifiuto dell'esibizione. Spero non le dispiaccia che io colga l'occasione di questo lutto per ricordare suo padre. Ai pompieri caduti ad Alessandria la mia riconoscenza.
mercoledì 6 novembre 2019
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