venerdì 22 gennaio 2021

Non possiamo farci niente?

 

Credo che possiamo fare molto invece contro il suicidio figurato di una generazione che vende l'anima per l'ultimo e irrinunciabile modello di Nike e si ammassa e si spintona in attesa che il negozio apra.
Possiamo/dobbiamo fare molto a fronte dell'ultimo suicidio reale e rituale di una bambina sedotta dai giochi perversi della rete. Marinella, consumatrice di Tik Tok di 10 anni, che a Palermo si strangola con una cinta perché nella gara a soffocarsi non riesce a liberarsi in tempo. E prima c'era stato Igor di 14 anni trovato impiccato nel suo letto a castello obbedendo al video che lo sfidava alla prova di coraggio: "Soffocati, arriva all'estremo". E ancora Luca, 11 anni, che si getta del decimo piano rispondendo ad una domanda del web: "Vuoi giocare con me"?
Potremmo/dovremmo fare molto. Ma quel "molto" è troppo per noi adulti, genitori e nonni. Dovremmo cambiare il mondo, Studiare. Capire. Leggere la noia di figli e nipoti ed anche la nostra. Studiare e capire e intervenire. Capire i figli e i nipoti. Capire il web: controllarlo o spegnerlo. Proporre altre sfide, più affascinanti del duello con la morte.
Ma non possiamo: siamo occupati a scambiarci insulti sul web mentre figli e nipoti si suicidano.

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