Deputato Giachetti, la stimavo per la sua autonomia e per il suo impegno. Ho conservato la mia stima per lei, anche dopo aver lasciato il mio partito, il PD, diventato il partito di un uomo solo, più chiaramente dopo l'indecente Italicum. Ed ho continuato a stimarla. Al punto di essere perplesso se votare lei o Raggi al ballottaggio romano, dopo aver votato Fassina. Ciò detto, la mia stima si volatilizza oggi con lo scempio della politica e del decoro che oggi lei ha rappresentato all'Assemblea Nazionale del PD. Quali che siano le colpe e l'opportunismo dei suoi avversari interni, lei è riuscito a liberarmi da una persistente inquietudine conseguente al mio voto a Virginia Raggi. Ora mi è chiaro: ho fatto benissimo a non votare Roberto Giachetti.
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