Nella presentazione della manovra del nostro governo quel che più mi impressiona è la rubrica della "lotta alla povertà". Con "ben" 300 milioni su 20 miliardi (uno più uno meno) a fronte di un Pil e di un debito di migliaia di miliardi. Non cerco quanti perché il rapporto di grandezza è comunque smisurato. 300 milioni per combattere la povertà di milioni di cittadini, 300 milioni, pari al costo annuo di un grande manager o ai profitti annui di un imprenditore di slot machine. 300 milioni per un uomo solo e 300 milioni per milioni di poveri. Dico una follia o faccio demagogia se affermo che la lotta alla povertà non può essere una piccola rubrica di governo, ma il nucleo di un programma di governo? O è questo o è niente.
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