Ci sono i cattivi a metà. Metà impegnati magistrati; metà imbroglioni; metà artisti, metà molestatori; metà generosi missionari, metà pedofili. Quasi tutti gli umani sono così, più o meno. Poi ci sono i cattivi allo stato puro. Quelli che, tolta l'acredine verso il mondo, non sono niente. Così Sgarbi. Con l'aggravante della putrida ipocrisia. Attacca il competitore che lo ha stracciato nel collegio elettorale. Rivela che è gay. E poi aggiunge che non c'è nulla di male. Sapendo benissimo che per la maggioranza degli italiani l'eguale valore di ogni orientamento sessuale non è affatto una convinzione acquisita. Che nessuno sorride dell'eterosessuale e molti sghignazzano per l'omo. Mi chiedo cosa abbiamo fatto per meritarci questi osceni protagonisti della vita pubblica.
sabato 17 marzo 2018
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