Vado in piazza, ad Ostia, a prendere l'aperitivo e trovo la piazza affollata. Non sapevo del comizio di Giorgia Meloni che prende la parola mentre ordino al tavolino del bar. Per quanto incertissimo su chi votare a Roma, non corro il rischio di votare la leader di Fratelli d'Italia. Però mi godo (per così dire...) il suo comizio, masticando pizzettine e fumacchiando. Osservo soprattutto la gente che applaude. Gente normale. E mi chied...o se non sia conquistabile alla sinistra. Sono portato a pensare che quasi tutti, non solo in questa piazza, siano conquistabili. Ma non saranno conquistati. Meloni affonda facilmente il coltello nelle ambiguità e nei silenzi della sinistra. Non è particolarmente feroce contro gli immigrati, i rom, etc. Ma come contraddirla quando afferma che i centri di accoglienza e i campi rom sono concentrati nella periferia per non disturbare i "borghesi"?. Il popolo che una volta applaudiva Berlinguer applaude. Come contraddirla quando dice di pretendere che i bambini rom vadano a scuola mentre la sinistra lassista e pietosa fa spallucce e tollera i furti degli schiavi bambini in nome del rispetto della cultura rom? Per la parte del comizio che seguo riuscirei a contraddirla solo su un punto. Quando, manco a dirlo, confronta pensioni minime e sociali (500 euro) degli italiani con il costo medio per immigrato accolto. "Prima gli italiani", etc. Francamente io direi anche agli ultimi degli italiani che occorre pensare prima agli ultimi, italiani, siriani, libici che siano. E cercherei di spiegare l'inganno di chi promuove la guerra dei poveri. Però, sottovoce, dico che la sinistra deve recuperare singole proposizioni di Meloni, Salvini, Marchini e non solo pezzi importanti della cultura radicale, come vado dicendo in questi giorni. Se l'alfabeto ha 21 lettere non possiamo rifiutare quelle lettere perché utilizzate da Meloni. Possiamo e dobbiamo comporre un diverso poema con quelle lettere. Allora la sinistra riempirà le piazze e avrà i suoi bravi applausi.
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