Nella mia famiglia vige il pluralismo politico. Le persone a me vicine si collocano in uno spazio fra PD e Potere al Popolo, passando per Liberi ed Uguali. La persona a me più vicina rappresenta, pur con debole convinzione politica, la destra relativa in quest'arco. Però lei è la più capace di empatia verso i deboli, i deboli in senso lato. Succede che lei non faccia mancare un sostegno ai volontari immigrati che ramazzano il mio quartiere. Lo fa con denaro e attrezzi di pulizia. Succede che soffra visibilmente se un negozio chiude. Che farà il proprietario, che faranno i dipendenti? Succede che cambia l'edicola ove compra il giornale se viene a sapere che quella più lontana è in difficoltà. Io spesso faccio spallucce o ne rido divertito. Adesso ha raccolto tappeti conservati in cantina per regalarli al giovane gestore che - lei dice- lavora troppo per poco e la cui edicola ha scoperto sporcata da pedate infangate dei clienti. Faccio spallucce, ma ogni tanto mi dico che io sono inutile col mio radicalismo ormai meramente contemplativo e lei è assai più utile di me nell'occuparsi degli altri, benché non trovi ancoraggio in una sinistra che non la persuade.
P.S. Post riparativo dedicato ad una persona che stimo.
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