Due parole ispirate dalla trasmissione di Mentana di ieri sera riguardo FanPage. Come spesso, ho pensieri facilmente contestabili dagli opposti militanti. Gli oppositori del governo nazionale e campano condivideranno la mia assoluta convinzione che FanPage abbia "provocato" corrotti veri ed abituali. E che sia terrificante che i cittadini in Campania e altrove debbano essere troppo spesso amministrati da corrotti. Proprio per questo però mi appare ineludibile la riflessione sul potere dei media (o anche del caso) di illuminare la corruzione campana piuttosto che quella laziale o veneta o qualsiasi altra. Poi c'è una domanda cui temo di avere risposta. Quanti di noi, si considerano incorruttibili? Anzi, parlo in prima persona e mi chiedo: se potessi gestire favori vendibili resisterei a qualsiasi offerta corruttiva? Resisterei anche se avessi la certezza dell'impunità? Avrei resistito sempre nella mia vita all'offerta della casa dei miei sogni, del viaggio dei miei sogni o della donna dei miei sogni? Insomma penso che in parte il caso mi abbia risparmiato i riflettori di FanPage. Mi considero poco corruttibile perché non saprei cosa fare di una seconda casa e perché non mi è capitata in sorte una moglie arrivista sociale, ma voglio pensarci ancora un po' prima di dichiararmi incorruttibile. P.S. Non sto dicendo che siamo tutti uguali. Sto dicendo che un pochino ci somigliamo. Più di quanto dicono i Robespierre e i Savanarola. E comunque occorre scegliere una classe dirigente che non si venda per un piatto di lenticchie pur non essendo a stomaco vuoto.
giovedì 22 febbraio 2018
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