A in Onda ieri sera si confrontavano due esponenti PD: Calenda e la vicepresidente della Regione Emilia Romagna, Gualmini. Calenda era ed è molto brillante. E' colto e preparato. E' una risorsa per il futuro partito macroniano. Mi interessa, ma non mi riguarda. Posso dire: meglio lui che Salvini, meglio lui che Renzi. Non mi ha convinto sulla correttezza della scelta Pd di non insinuarsi fra 5Stelle e Lega. Al contrario di Gualmini. La quale soprattutto mi ha fatto respirare di sollievo per un nonnulla. Per il fatto di avere twittato qualcosa sul bisogno e sull'attualità di Socialismo, ricordando anche in studio come il tema sia presente sulla stampa Usa. Anche come effetto della scoperta Sanders. In definitiva però mi ha convinto di più un esponente del "popolo" intervistato davanti ai cancelli del centro Caritas che ospita i reduci della "crociera" sulla nave Diciotti. Ivano Ciccarelli, 58 anni, disoccupato, antifascista militante, ha ricevuto valanghe di condivisioni per un suo tweet : "Dopo la navigata, anche la rottura di c...dei fascisti". Lo condivido adesso anch'io. Esemplare per sintesi, sincerità e moderazione. Esemplare nella descrizione di un mondo incomprensibile nella ferocia verso i sofferenti e plaudente ai vincenti (da Salvini a Ronaldo). Il servizio peraltro raccontava che gli ospiti del centro inizialmente avevano scambiato la manifestazione di Casa Pound davanti ai cancelli come un benvenuto. Non è divertente? Vorrei però dire che quasi mai purtroppo mi capita di condividere esternazioni proletarie. Quasi mai. In compenso non condivido praticamente mai tesi dei dotti. Con il "proletario" Ciccarelli ieri ho fatto eccezione. A Telese che dallo studio lo provocava chiedendogli se da disoccupato non si sentisse minacciato dai famigerati migranti che tolgono il posto agli italiani, Ciccarelli ha risposto con esemplare chiarezza che la risposta è un salario di cittadinanza in cambio del quale la collettività ti chiami ad essere utile in un pubblico servizio ("ripulire qui, ripulire lì", ha detto). P.S. La sinistra sarà capace di darsi un gruppo dirigente popolare, capace della semplicità che è tipica della verità? Un gruppo dirigente che non parli l'ostrogoto della pseudo economia (quella del complotto di Soros, quella del lavorare meno e guadagnare di più e stregonerie varie)? .
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