domenica 28 aprile 2019

I conflitti degli eguali


Ieri tornavo a casa in un pomeriggio di sole e di passeggio. I ricchi sono altrove e i poveri anche. Me lo dicevo per tener conto che il mondo che vedo è solo ceto medio. Non è il mondo, ma è il mio mondo, quello con cui faccio amicizie e discuto. E' anche il mondo del vaffa e dei conflitti verbali. Ma a passeggio non vedo differenze. Uguali i vestiti, i "buongiorno", i bimbi irrequieti tacitati con una pizzetta da genitori ansiosi di tornare al loro smartphone, sorrisi simili. Tutti in pace. Mi assale il sospetto che la politica divida quelli eguali. Come in uno spazio distinto dal resto., come in una pausa dalla vita vera. Del resto, se tutti sono d'accordo sulle migliori gelaterie di Ostia e che le tasse sono alte e che i tempi di attesa nelle Asl sono assurdi e che i figli debbono ereditare ricchezze (e povertà) e che c'è troppa diseguaglianza, ma che troppa eguaglianza sarebbe comunismo e non va bene e che i nostri ragazzi debbono studiare almeno fino a 18 anni, ma non certo per tutta la vita e che per lavorare tutti dobbiamo lavorare meno e che i politici sono troppo pagati, se sono in accordo su questo su cosa litigano precisamente in facebook e nello spazio della politica? Forse dovrei litigare io che non sono d'accordo su niente e invece guardo e faccio spallucce. Buona domenica.

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