sabato 30 novembre 2019

Capire

Con le migliori intenzioni si dice "non capisco" di fronte a ciò che ci appare inaccettabile. Dicendo "non capisco" si vuole prendere la massima distanza dall'orrore. A me però non piace questo modo di dire. Preferisco dire piuttosto "non accetto", "respingo", "mi fa schifo". Perché non ci si deve vantare nemmeno con le migliori intenzioni di non capire, perché l'intelligenza è cosa da accudire e far crescere. Quindi, quando (spesso) non capisco, mi sento impegnato comunque a capire gli orrori del mondo, insieme alle sue bellezze ed alla generosità di tanti.
Ho passato 2 ore del pomeriggio rivedendo Rappresaglia, un film del 73 sull'eccidio delle Fosse Ardeatine. E' stato uno stimolo per cercato di capire, per cercare di entrare nell'anima dei neofascisti e di quelli che oggi in Italia vogliono fondare un partito del nazionalsocialismo. Capire, capire è necessario per combattere il mostro dormiente. Capire come sia possibile che deboli di mente e gente senza futuro cerchi di dare un senso alla loro vita nel progettare una nuova epoca dell'orrore. Capire per reprimere come finora assurdamente non si è fatto. Capire per realizzare un sistema educativo capace di spiegare perché e come sottrarsi al fascino torbido del nazifascismo. Capire per spiegare il fascino più difficile della democrazia. Capire per realizzare un democrazia vera che proponga ad ognuno un posto nel mondo.

giovedì 28 novembre 2019

Il miracolo dell'auto-inganno


Troppo complicato per le mie modeste conoscenze di economia e di banca capire bene la questione Mes. Peraltro dubito che la massima parte dei parlamentari abbia davvero certezza dei pro o dei contro del trattato. Penso che finga di capire. Però, guardando in Tv l'assalto leghista alla Presidenza della Camera, con contusi e feriti, davanti ad esterrefatte
scolaresche in visita, qualcosa capisco. Anzi mi si conferma ciò che già per me era chiaro. In politica non solo si finge di capire, si finge di essere convinti che l'avversario abbia torto comunque. Anche se dicesse che piove. Ma come si fa ad infuriarsi per qualcosa di cui non si sa niente? Si può fingere in pubblico anche la furia? No, non si .può. Solo i grandi attori ci riescono. E comunque chi fingesse non professionalmente, non da attore, ma da politico, si sentirebbe - credo - in imbarazzo con se stesso. Voglio dire che in realtà nella mente umana opera un fine meccanismo. Esso ci fa credere davvero quello che ci conviene credere. Ingannare se stessi è la migliore condizione per ingannare il prossimo.

lunedì 25 novembre 2019

Il marziano bocciato
Signori professori, componenti della commissione d'esame, come relatore della tesi di laurea "La crisi terrestre degli anni 2000", propongo la bocciatura del candidato. Come evidente, malgrado i miei tentativi di indirizzarlo al meglio, egli ha insistito nel sostenere una tesi palesemente assurda. Sembra non rendersi conto che i terrestri erano notoriamente dotati di intelligenza, anche se di una intelligenza diversa da quella marziana. A dispetto di tale evidenza, il candidato crede di dimostrare che la crisi economica cui seguì quella climatica fu causata da quello che lui chiama "il rincretinimento collettivo". Sostiene il candidato che i terrestri a quel tempo morivano in molti per denutrizione e in molti per obesità. Assurdo. Non poteva sfuggire a quegli sventurati terrestri che sarebbe bastato distribuire equamente il cibo per salvare insieme denutriti ed obesi. Dice il candidato che i Paesi spopolati lasciavano morire in mare i profughi che pur avrebbero ripopolato i loro territori. Dice che i ponti crollavano perché la costruzione era affidata ad incompetenti affaristi. Ma non è verosimile che le collettività terrestri lasciassero compiti tanto delicati ai privati che inevitabilmente si servivano dei peggiori ingegneri per spendere meno e guadagnare di più, come riconosce del resto il candidato. Dice però il candidato che gli Stati cercavano di controllare il lavoro dei privati. Incredibile. Impossibile sostenere che i terrestri lasciassero liberi gli spiriti animali e poi tentassero di tenerli a bada. Egualmente insostenibile che i terrestri, in particolare gli italiani, afferma il candidato, occupassero spesso le migliori intelligenze femminili come badanti o cameriere per affidare le cattedre universitarie e gli ospedali a maschi prepotenti e mediocri. Sarebbe stato segno di un masochismo inimmaginabile. Sostiene addirittura il candidato che ormai i poveri difendevano i ricchi - e fa l'esempio dei seguaci di un tale Salvini - e che i poveri erano difesi da qualche ricco, sempre insultato dai poveri: un mondo capovolto e inspiegabile. Mi dispiace: non ritengo che il candidato meriti la laurea.
P.S. Un secolo dopo, quando la crisi terrestre ebbe il suo tragico epilogo, Marte riabilitò con tutti gli onori, il candidato bocciato.

venerdì 15 novembre 2019

Parasite: parassiti invece che popolo


Di Bong Joon-ho, autore di Parasite, avevo visto Snowpiercer. Mi aveva colpito quel treno rompighiaccio che senza sosta attraversava la Terra ridotta a ghiacciaio invivibile, mosso non si sapeva da quale energia, un treno su cui la vita procedeva nei compartimenti classe (classi sociali), rigidamente impermeabili, classi senza sfumature e con nessuno che obiettasse qualcosa. C'erano i rappresentanti superstiti del mondo in quel treno distopico. In Parasite c'è invece solo la Corea, Seul, e però non cambia molto. Anche se qui le classi sono solo due: quella rappresentata dalla famiglia Park, ricchissima e quella dei Ki che vivono di espedienti in un basso putrido, da parassiti appunto. I Ki sono svegli, furbi ed anche piuttosto colti. Ecco, a differenza che in Corea dove la Scuola è una religione potente che induce anche al suicidio i bocciati, forse in Italia una famiglia del cosiddetto sottoproletariato non sarebbe dotata di tante risorse culturali. Il ragazzo della famiglia Ki troverà un'occasione per uscire dalla topaia in cui vive insegnando l'inglese alla ragazza dei Park. Da lì, furbizia dopo furbizia, tutti i membri della famiglia diventeranno collaboratori della famiglia Park. Non c'è segno di dissenso o di protesta nella famiglia Ki. La lotta di classe è archeologia in Corea del Sud, come nel mondo intero, direi. Esiste invece – ed è feroce – la lotta fra gli scarti umani. Nel film è lotta feroce fra i nuovi e i vecchi collaboratori di casa Park. Fino ad un epilogo in mero stile Tarantino che finisce col coinvolgere anche i privilegiati. I privilegiati che hanno quale caratteristica la gentilezza: così annota un personaggio. La gentilezza, distintivo di una classe che nulla ha da temere dai subalterni, come invece l'odore sgradevole è il segno distintivo degli scarti umani: un odore ineliminabile, segnale di una condanna inemendabile. Che d'improvviso apparirà intollerabile al parassita, scatenando l'inferno. Parasite, suggestiva interpretazione del presente e terrificante immagine del futuro prossimo.

lunedì 11 novembre 2019

Manifestarsi: perché e quando


Mi accorgo che sempre più spesso mi capita di dare di gomito alla persona a me più vicina (a mia moglie, insomma) quando siamo insieme impegnati in conversazioni con conoscenti non abbastanza conosciuti. Lei è molto socievole e non esita un attimo a manifestare le sue idee, le sue convinzioni, il suo mondo. Sicché accade che lanci uno strale contro Meloni o Salvini o magari esprima una sentenza perentoria su un qualche argomento, come se desse per scontato che gli interlocutori non possano che condividere. Io la freno come per proteggerla dal rischio di compromettere quelle relazioni sociali cui tanto tiene. Quello che non so è perché questo capiti sempre più spesso. Non so se stia diventando più perentoria lei, più accorto io oppure semplicemente stia crescendo la gente attorno a noi che non può essere d'accordo con noi. Propendo per l'ultima ipotesi. E resta il dubbio: "Serve a qualcosa manifestarsi come rossi ai neri o ai grigi? Si può pensare di convincerli o almeno di aprire un confronto"? Propendo per il no. Si può pensare di farlo con amici o con persone cui ci leghi un minimo rapporto di fiducia. Con conoscenti e avventori di un bar credo non serva. Anzi è deleterio, se si pensa di provare ad avviare un rapporto che domani possa diventare amicizia o che addirittura possa produrre una qualche conversione . Questo penso. Ma la persona a me più vicina evidentemente pensa diversamente. E domani capiterà di nuovo che io le dia una gomitata per tentare di frenare una sua filippica anti-salviniana. P.S. Sospetto che amici fb e compagni mi daranno torto. Temo purtroppo che l'esibizione dell'identità prevalga sulla passione a migliorare questo mondo, anche esercitando prudenza.

domenica 10 novembre 2019

Le vite degli altri e la conversione


Capita di scoprire qualcosa di nuovo, un prezioso dettaglio, vedendo per la seconda volta un film. Mi è capitato ieri rivedendo "Le vite degli altri", opera prima di Graf Henckel von Donnersmarck, film del 2006 riproposto nel trentennale della caduta del muro. Siamo nella DDR del 1984 e c'è un agente della Stasi impegnato a spiare un autore teatrale sospettato di "dissidenza". Il lavoro è commissionato alla Stasi da un ministro interessato a togliere di mezzo l'intellettuale che si frappone al suo desiderio di possesso dell'attrice famosa. Si respira nel film una atmosfera di torbido arbitrio mentre la storia si sviluppa nella progressiva conversione dello spione. Il quale, seguendo e spiando, pian piano è investito dall'empatia verso le persone spiate. Fino a compromettere ruolo e carriera. Ecco, ieri ho gustato un momento particolare. Quando la spia che ha annotato giorno per giorno parole e gemiti di amore origliati, ascolta finalmente qualcosa di compromettente. Sta per annotare. Ma la mano si ferma. Se non si fermasse lo scrittore sarebbe perduto. Ma lui si ferma e mormora:"lasciamo perdere per questa volta". Non lo sa. Dice qualcosa di assurdo perché una spia non distruggerebbe mai il risultato del suo lavoro. Lui non sa che la conversione agisce potentemente entro di lui. Molto bello.

mercoledì 6 novembre 2019

Riconoscenza


Mio suocero era un vigile del fuoco. Perciò so qualcosa di questo corpo. A differenza di altri corpi dello Stato in cui si annidano anche elementi torbidi (prepotenza innanzitutto), in loro spiccano solo fatica, dedizione, coraggio ed altruismo. Quasi si trattasse di una particolare specie umana. Ad Alessandria ora come a New York allora. Lui, mio suocero, lo vedevo raramente. Era sempre in servizio, ordinario, straordinario e di volontariato: calandosi in un pozzo per recuperarvi un animale caduto, interrompendo la pausa pranzo per una emergenza, correndo via per un terremoto o una alluvione, finendo anche sotto il camion ribaltato e salvando miracolosamente una gamba dall'amputazione. Poi ho capito che la persona a me vicina da una vita gli somigliava molto. Anche nel rifiuto dell'esibizione. Spero non le dispiaccia che io colga l'occasione di questo lutto per ricordare suo padre. Ai pompieri caduti ad Alessandria la mia riconoscenza.

lunedì 4 novembre 2019

2050: il grande evento


Gli storici dell'Italia si tormentano ancora nel tentativo di capire cosa accadde in Italia nelle tiepide giornate dell'aprile 2050. Come sia stato possibile che d'improvviso crollasse tutto: convinzioni, politiche, istituzioni, pratiche, andazzi. D'improvviso nessuno credette più in quel mondo. Apparve un imbroglio. Come abbiamo potuto crederci? La nazione, il mercato, la famiglia, l'eredità, la religione, le mode alimentari, le patatine fritte, gli spinelli, le droghe, le guerre, gli improperi ai semafori, gli insulti ai potenti e gli insulti ai neri. Tutti si fermarono. A braccia conserte. Seduti dove si trovavano: uffici, fabbriche, strada. Non ci fu uno sparo e non ci fu un pugno. I palazzi del potere si svuotarono: i tenutari, ministri e staff non vollero restare lì. Dopo decenni di aspro dibattito storiografico oggi -2200 D.C. - siamo fermi all'intuizione (nulla di veramente provato) di tale Venuleo. Lui sostiene che ci fu un messaggio di non si sa chi: forse orale giacché non se ne conserva traccia. Qualcuno deve avere trovato le parole chiare in un discorso breve tale da essere ascoltato e capito anche dal vasto popolo degli annoiati e distratti. Qualcosa che metteva insieme in una sintesi implacabile e inconfutabile i frammenti dispersi e perdenti delle vecchie teorie di opposizione, socialiste, anarchiche, populiste, etc.. Contro il senso comune prima vincente che voleva pil, deficit, creazione di lavoro con plastica ed armi. Doveva trattarsi di qualcosa che diceva: diventiamo competenti a capire cosa vogliamo davvero, diventiamo competenti ad aiutarci insieme. Pare che anche gli eredi di Berlusconi e di Agnelli lasciassero tutto e prendessero a contemplare albi e tramonti. Fu il Secondo Rinascimento, assai più grande del primo.

sabato 2 novembre 2019

STORIA D'ITALIA : I PRIMI ANNI 20(20)


GENNAIO 2020 la coalizione giallorossa va a pezzi per le merendine, si va al voto: coalizione sovranista (e accessori) al 65% (Lega 52%). Salvini presidente del Consiglio con interim Interno, Meloni vice e Ministero famiglia, Bagnai economia. Spread oltre 600. Salvini: "Non piacciamo a Bruxelles, a Soros e alle banche. Però piacciamo agli italiani. E' quel che conta. Avanti tutta!".
APRILE 2020 Flat tax al 15% per ogni reddito. I professionisti esultano. Gli imprenditori però no. Il forte alleggerimento fiscale non compensa i rischi di default. Evidente fuga di capitali. Un decreto stabilisce che il governatore della Banca d'Italia sia nominato dal Presidente del Consiglio.
AGOSTO 2020 Inflazione a l 15%. Spread a 800. La gioventù italiana sfila per le città con invettive contro l'Europa matrigna che boccia la manovra con deficit al 10%. Fa notizia che anche il deputato M., già Sinistra Ecologia e Libertà, già Pd, già ItaliaViva, chieda la tessera della Lega. Bagnai promette l'uscita dall'euro.
DICEMBRE 2020 Salvini annuncia l'uscita dall'euro. Blocco patriottico della contrattazione sindacale. La CGIL chiede che siano tutelati i redditi più bassi. Richiesta respinta come "non patriottica". Dopo tre eventi tragici nelle acque libiche con centinaia di morti, da mesi non si segnalano navi di "trafficanti di uomini" nel Mediterraneo in direzione Italia. I disperati scelgono ormai di rischiare la vita in direzione Grecia o Spagna o la morte a casa propria.
GENNAIO 2021 Prelievo forzoso sulle pensioni di importo superiore a un milione di lire (pari a circa 1.000 euro), in cambio di buoni del tesoro decennali, non convertibili. 20% il prelievo sulla prima fascia e 50% sulla più alta. Bagnai spiega che la progressività nel prelievo è segno della natura popolare del governo. Avviata la procedura di Italexit.
MARZO 2021 L'italia lascia l'Europa. Le lingue straniere diventano facoltative a Scuola. I media sono invitati a non far uso di parole straniere. Arrestato per attività sediziosa un minuscolo gruppo di giovani che in una manifestazione non autorizzata hanno esibito segni di ideologie sovversive (comuniste, socialiste, democratiche, liberali). I sondaggi danno il Blocco Resistente (Pd, Pci, Più Europa) sotto il 5%. Si intensifica l'esodo all'estero dei dissidenti. Salvini: "Ponti d'oro ai radical chic che si levano dalle palle".
GIUGNO 2021 L'aborto è reato. Il divorzio abrogato. Anche l'omosessualità è reato, come anche la convivenza senza matrimonio. Plauso della Chiesa antiBergoglio che appare ormai maggioritaria. Code disciplinate davanti ai negozi. Istituite le tessere alimentari.
DICEMBRE 2021 Il Parlamento approva il disegno di legge governativo (Ministra della giustizia Mussolini) che introduce la pena di morte (per impiccagione). Approva altresì il disegno di legge che prescrive la castrazione (chimica o chirurgica, a discrezione del magistrato) per i colpevoli di reati sessuali.
FEBBRAIO 2022 Il Parlamento elegge il nuovo capo dello Stato. E' Santanché che prevale alla fine su Mussolini e Calderoli. "Finalmente una donna. Le femministe saranno contente" è il commento del premier Salvini.