Conservo il mio pre-giudizio favorevole verso Francesco. Voglio dire che sono convinto che se ci fossero più Francesco e meno Salvini e Trump il mondo sarebbe migliore. Condivido anche alcune sue parole di oggi. Ad esempio quando dice che i poveri non servono per esercitare volontariato. Condivido la sua critica ai governi "distratti". Però resto filosoficamente miscredente e credo nella salvezza del Socialismo, non in quella della Chiesa. Verificando anche le contraddizioni di questo Papa e di questa Chiesa. Non mi convince Francesco quando dice che stare coi poveri è il passaporto per il paradiso. Sembra dire il contrario di quanto diceva sul volontariato. Se non ci fossero più poveri si chiuderebbero le porte del paradiso? Francesco ha pranzato con 1.200 "fortunati" poveri in Vaticano. Ed altri "fortunati" avranno un pasto eccezionale in altre chiese. Non riesco a tacere il mio pensiero. Mi sembra che questo pranzo eccezionale riduca la povertà alla dimensione di una malattia incurabile. Curata oggi per alcuni eletti col sedativo eccezionale di un pranzo. Poi i poveri torneranno ai loro giacigli. Vorrei chiedere al Papa che ammiro parole più nette e definitive. Francesco, per favore, dillo che la povertà non è una malattia. Dillo che può essere abrogata oggi stesso. Pagando piccoli e ragionevoli prezzi.
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