Trump, quindi: “Nuntio vobis gaudium magnum”. Vi do notizia della scoperta. Il Grande Vecchio non esiste. Se esistesse sarebbe rincoglionito (pardon). Non c’è. Non c’è nessun onnipotente che potesse decidere la narrazione della prima donna dopo il primo nero alla Casa Bianca. Il Grande Vecchio non c’è. Non avrebbe scommesso e perso tanto denaro puntando sulla perdente. Non c’è. C’è l’onnipotente Caos. Lì, fra le pieghe del Caos (che si può chiamare “caso”), ci sono al più alcuni sapienti. Sapienti abbastanza nel fare affari e difendere privilegi. Ma che litigano fra loro, fra grossi e piccoli. Quelli interessati alle frontiere aperte e quelli che le frontiere le vogliono chiuse. Tutti a reclutare adepti fra noi, il 99%. Noi che combattiamo le loro battaglie, sempre meno nelle piazze, sempre più su facebook.
Ogni tanto, raramente, forse i sapienti convergono. Ci hanno lasciato una politica piccola, piccola, in gran parte meramente simbolica, bianchi contro rossi, Renzi contro Grillo, sì contro no. Non si allarmano certo per questo i sapienti. Combattiamo battaglie per loro o come mero passatempo per ingannare la paura della inattività e della morte. Solo se tocchiamo il tema proibito dell’eguaglianza di tutti gli uomini, TUTTI, non i connazionali, allora è come se i sapienti smettessero i loro conflitti e facessero quadrato. Migliaia o milioni di volontari, giornalisti, blogger, internauti, perditempo, sono stimolati ad indossare veri elmetti di guerra per deridere e stroncare le vecchie, minacciose ideologie: la pace, la decrescita felice, il socialismo. No, è un modo di dire. Non c’è nessuna riunione di saggi. C’è un pilota automatico congegnato per intervenire al bisogno. Per la contesa Clinton- Trump non serviva intervenire. I sapienti sono stati liberi di confliggere fra loro, sapendo che nessuno si sarebbe fatto troppo male.
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