venerdì 15 marzo 2019

A Roma con i giovani e per il futuro




E dire che non ero convinto di andare. Mi capita spesso. Poi normalmente vado e infatti sono andato.Una manifestazione che mi ha riempito di gioia e di speranza. Disordinata. Splendidamente disordinata. Con giovani e bambini e cartelli variopinti. Anche i bambini delle elementari. Ad una bambina ho chiesto cosa significasse il suo cartello in inglese. "Aspetta, che chiedo" mi ha risposto. Adorabile. Le ragazze sembravano più numerose dei ragazzi e certamente più fantasiose, anche con slogan dipinti sul viso. Intraprendenti. Soprattutto le ragazze guardavano divertite e talvolta quasi commosse il foglio che avevo attaccato al maglione con uno spillo: NONNI per NIPOTI e FUTURO. Immodestamente comunico un grande successo personale. Fotografato almeno cento volte. Almeno una ventina di richieste (accordate) di selfie. Credo di aver superato il noto ministro recordman. E strette di mano dei nonni presenti. 
Le scuole sono state sensibili nell'agevolare la manifestazione. Tranne il Liceo scientifico del mio nipotone: hanno inventato compiti in classe per dissuadere.Unico elemento di mio disappunto serio. Mi sono chiesto naturalmente in che senso la manifestazione fosse così sentita. Voglia antica di festa o impegno? Entrambe la motivazioni - credo- ma l'impegno era certo e visibile. Con l'ispirazione, mutuata da Greta, del conflitto fra adulti, governanti e ignavi verso il futuro dei giovani e della Terra. Mobilitazione utile per indirizzare lo sguardo verso quel che conta davvero. Sono ottimista oggi. Anche se al ritorno sul trenino di Ostia quella giornata sembrava dissolversi ed un paio di mature signore guardavano il mio manifesto ancora sul petto con un mix di distanza e disapprovazione. In compenso ragazze e ragazzi del Liceo classico di Ostia di fronte a me mi sorridevano come per ringraziarmi. Grazie a voi, ragazze e ragazzi.

Nessun commento:

Posta un commento