giovedì 21 marzo 2019

L'età dell'incertezza


Ci sono state epoche in cui si assassinava di più e si moriva prima. Si assassinava per il pane, per una donna, per un territorio. Bei tempi quelli in cui sapevi perché eri aggredito, cosa avevi fatto per essere ucciso. Ora non più. Puoi essere aggredito o ucciso perché bianco o perché nero, perché islamico, perché ebreo, perché cristiano. Puoi ricevere un pugno gratuito che ti manda all'altro mondo, o magari la puntura di un ago infetto, solo perché eri il primo incontrato da uno di quelli che odiano il mondo e non sanno perché. Da uno che, se preso e interrogato, poi dice: "volevo scherzare, mi annoiavo". Troppo difficile contrastare la deriva. Non ci sono gli adulti, impegnati in circenses e banalità. C'è il partito di Greta di cui sono parte i ragazzini eroi del pullman in fiamme. Un partito che spero cresca e impari a capire che tra gli avversari c'è, oltre l'endemico rincretinimento, il Dio Mercato, quello che induce il proprietario di un pullman a servirsi di un autista dal curriculum improponibile solo perché costa di meno.

Nessun commento:

Posta un commento