venerdì 1 marzo 2019

L'eguaglianza impossibile


Avevo letto che ricerche Usa dimostrano che la classe sociale (il reddito dei genitori) più che il livello di istruzione predice il successo professionale di una persona. Oggi leggo che ricerche a Napoli e a Torino dimostrano che la durata media della vita è fortemente correlata ai poli "periferia-centro"; addirittura, inequivocabilmente, nei territori corrispondenti ad ogni fermata di un bus che attraversa la città di Torino dal centro alla periferia l'età media della vita scende di 6 mesi. Similmente nelle due città si dimostra che i malati di cancro curati negli stessi ospedali e con gli stessi farmaci vivono di più se di reddito più elevato. Perché, come sintetizza bene Francesco Merlo oggi, su Repubblica, i meno abbienti faticano di più anche per raggiungere gli ospedali e perché hanno case meno accoglienti e perché non si permettono l'assistenza domiciliare più costosa. Riferisco grossolanamente e solo per ribadire quanto già mi appariva ovvio. E' una grande conquista l'istruzione per tutti, con obbligo scolastico e borse ai "meritevoli bisognosi". Egualmente dobbiamo essere felici di avere una Sanità pubblica, con servizi essenziali eguali per tutti. Però l'eguaglianza vera è un'altra cosa.

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