Un episodio di cui dirò mi ha suggerito oggi di elencare le persone che, incontrate ogni giorno o spesso, mi inducono al sorriso o addirittura alla gioa. Quando – spesso – vado in farmacia, spero di incontrare la farmacista giovane e possibilmente di essere servito da lei, giammai dalla serissima titolare. Il suo sorriso spontaneo, entrando, sembra dirmi :"Di nuovo qui?". Ed io rispondo col sorriso: "Già". Fra pillole e sciroppi, parliamo di vacanze con la titolare perplessa che ci osserva da lontano.
Alessandra l'ho citata più volte. La vedo quasi ogni giorno al mio bar. Immancabile il suo "Ciao, Salvatore". Nessuno/a mi dà del tu come lei. Nessuno/a pronuncia il mio nome come lei.
C'è anche chi incontro meno spesso. C'è la commessa di Carpisa, fisicamente la più originale ed attraente. Con i capelli cortissimi, quasi rasata. Gentilissima. Non compro mai nulla, ma più volte vado lì a chiedere di aggiungere un buco alla cintura economica comprata altrove. Conto solo che si ricordi che mia moglie invece lì compra qualcosa. Lei ricorda o è disponibile comunque. L'ho incontrata l'altro giorno con un passeggino. . Lei ha sorriso ed io ho risposto senza ricordare in quel momento chi fosse. "Accipicchia, è una mamma", mi sono detto poi, ricordandomi di lei.
Infine stamane ho incontrato, tornando a casa, una giovane netturbina che ramazzava il marciapiedi. Molto bella, bionda con la coda di cavallo. Elegante e bella come un po' tutte le netturbine di Ostia. Torno a chiedermi se quella grazia sia un caso o qualcos'altro. Un criterio di selezione? Oppure con gli anni le netturbine e tutte le ragazze italiane sono diventate più carine? Forse più gradevoli perché più istruite. Mangiano meglio e fanno palestra. Netturbine diplomate e laureate di un Paese in cui l'istruzione conta sempre meno. Mi chiedo se non c'entri qualcosa l'attrazione sessuale nella mia curiosità. Mi rispondo di no. No, se non in senso vago. Per non apparire curioso come sono, attraverso il marciapiede e mi fermo sotto la pensilina. Così sembro aspettare l'auto, mentre scruto la netturbina. Mi sembra di buon umore, felice di fare quello che fa, mentre raccoglie nella paletta foglie e terriccio che poi versa nel bidone. Mi chiedo se la grazia sia una esclusiva dotazione femminile. Soprattutto sì,. La grazia e la forza. Penso a Greta che a sedici anni sta mobilitando il pianeta in una battaglia che per la politica non è pagante. C'è anche qualche ragazzo però a darci speranza e sorriso. C'è Manuel Bortuzzo, il diciannove paralizzato agli arti inferiori, per colpi sparati "per sbaglio". Lui che ora dice: "Se dovessi incontrare chi mi ha sparato penso che riderei. È assurda la cosa che hanno fatto".
Alessandra l'ho citata più volte. La vedo quasi ogni giorno al mio bar. Immancabile il suo "Ciao, Salvatore". Nessuno/a mi dà del tu come lei. Nessuno/a pronuncia il mio nome come lei.
C'è anche chi incontro meno spesso. C'è la commessa di Carpisa, fisicamente la più originale ed attraente. Con i capelli cortissimi, quasi rasata. Gentilissima. Non compro mai nulla, ma più volte vado lì a chiedere di aggiungere un buco alla cintura economica comprata altrove. Conto solo che si ricordi che mia moglie invece lì compra qualcosa. Lei ricorda o è disponibile comunque. L'ho incontrata l'altro giorno con un passeggino. . Lei ha sorriso ed io ho risposto senza ricordare in quel momento chi fosse. "Accipicchia, è una mamma", mi sono detto poi, ricordandomi di lei.
Infine stamane ho incontrato, tornando a casa, una giovane netturbina che ramazzava il marciapiedi. Molto bella, bionda con la coda di cavallo. Elegante e bella come un po' tutte le netturbine di Ostia. Torno a chiedermi se quella grazia sia un caso o qualcos'altro. Un criterio di selezione? Oppure con gli anni le netturbine e tutte le ragazze italiane sono diventate più carine? Forse più gradevoli perché più istruite. Mangiano meglio e fanno palestra. Netturbine diplomate e laureate di un Paese in cui l'istruzione conta sempre meno. Mi chiedo se non c'entri qualcosa l'attrazione sessuale nella mia curiosità. Mi rispondo di no. No, se non in senso vago. Per non apparire curioso come sono, attraverso il marciapiede e mi fermo sotto la pensilina. Così sembro aspettare l'auto, mentre scruto la netturbina. Mi sembra di buon umore, felice di fare quello che fa, mentre raccoglie nella paletta foglie e terriccio che poi versa nel bidone. Mi chiedo se la grazia sia una esclusiva dotazione femminile. Soprattutto sì,. La grazia e la forza. Penso a Greta che a sedici anni sta mobilitando il pianeta in una battaglia che per la politica non è pagante. C'è anche qualche ragazzo però a darci speranza e sorriso. C'è Manuel Bortuzzo, il diciannove paralizzato agli arti inferiori, per colpi sparati "per sbaglio". Lui che ora dice: "Se dovessi incontrare chi mi ha sparato penso che riderei. È assurda la cosa che hanno fatto".
I giovani, Greta in testa, chiedono a noi adulti (me compreso, troppo adulto) di fare qualcosa per loro ed il loro futuro. "Noi" perché noi abbiamo il potere (chi molto più, chi molto meno) purtroppo. Per adesso vedo solo la grazia e la forza che loro, ragazze e ragazzi, regalano a noi.
Nessun commento:
Posta un commento