mercoledì 6 marzo 2019

Spreco è...


1. Le bancarelle di paccottiglia che sfregiano la bellezza di San Pietro e del Colosseo.
2. Le case sfitte, le stanze inutilizzate, le seconde case inabitate, le devastanti ed inutili colate di cemento.
3. Il giovane nero e robusto (come sottolineerebbe un ministro) che sta all'ingresso di Conad col cappello in mano sperando in improbabili elemosine, mentre non è previsto che qualcuno lo impieghi per spazzare per terra o per liberare il negozio dalle immondizie (o magari per insegnare arabo giacché non è escluso sia un bravo laureato).
4. Sedurre con agevolazioni pensionistiche gli anziani a smettere di lavorare e passare il tempo in panchina.
5. Insegnare a chi non vuole imparare o non vuole farlo al momento e non insegnare a chi vuole imparare, ma non ha i mezzi per farlo.
6. Impiegare un esercito per controllare che gli sposi divorziati non facciano sesso fra loro e non freghino il reddito di cittadinanza.
7. I nuovi operatori dei centri per l'impiego con caratteristiche identiche a quelli già esistenti, pur con l'affascinante nuovo nome di navigator.
8. Non avere una anagrafe delle competenze dormienti e non averne una della domanda di competenze.
9. Il filtro che fa sì che le donne, maggioranza alla laurea, maggioranza fra insegnanti e ricercatori, diventino striminzita minoranza fra presidi e rettori.
P.S. Lista che può crescere a dismisura.
N.B. Abbattere lo spreco di ricchezza e di vite è il mio programma di governo. Il programma opposto (e da tempo vincente) è quello che investe nello spreco che creerebbe -dicono- occupazione e ricchezza.

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