venerdì 29 marzo 2019

Lo devo anche a mia madre


Non si lamentava. Ma dissentiva profondamente dentro di sé. L'ho capito troppo tardi. Un po' come la protagonista dell'amica geniale, aveva studiato sui libri del fratello. Lui studiava per il diploma e poi per la laurea, lei solo per sapere. Non le era stato consentito di continuare la scuola. Doveva aiutare in negozio. Era solo una donna. I ruoli della famiglia "naturale" e barbara erano chiari. Ma per lei sarebbe stata "naturale" un altro padre, un'altra madre, un'altra attenzione. Quanto le era costato me lo ha detto tardi,  poco prima di morire. Spero abbia capito che ho capito e che mi sono rammaricato di non avere capito prima, non abbastanza. Ora a me le ragioni delle figlie sono chiarissime. Anche grazie a lei. Resteranno chiarissime se il rincretinimento epocale che ci vede cadere l'un dopo l'altro non trascinerà anche me.

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