giovedì 2 maggio 2013

I due patriottismi


Due Italie anche sulla questione "integrazione". I leghisti e i fascisti che digrignano i denti e vomitano insulti verso, Cécile Kyenge, la ministra nera dell'Integrazione. E quelli come me, con altro, opposto, genere di patriottismo. Incontro per strada una famigliola africana. Madre, padre e una bimbetta di un paio di anni. Sono alle mie spalle. Rallento per spiarli. Sono colpito dal perfetto italiano che somministrano alla figlia. "Stai attenta ad attraversare", "Solo sulle strisce", etc. Pensavo che gli immigrati parlassero italiano solo con i bambini già scolarizzati. Avranno pur voglia di parlare la loro lingua in famiglia. Invece la pedagogia e il progetto altruista di inserimento per i nati in Italia e che vivranno in Italia vincono sulle radici e sulla nostalgia. E io sono (stupidamente? patriotticamente?) contento di sentir la famiglia africana parlare italiano. Due Italie, quella che insulta e quella che si compiace. Per le stesse cose.

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