sabato 16 settembre 2017

Nessuna paura della verità


Io mi sento antirazzista, malgrado...Ripudiando come cosa sciocca il razzismo (oltre che spesso criminale), non avverto alcun bisogno di nascondere agli altri e a me stesso la verità. Non mi salta in mente di partecipare ai giochi gladiatori fra chi vuole linciare livoriani e neri violenti e stupratori e chi obietta che i due celebri carabinieri non sono migliori. Non mi salta in mente di rilanciare le statistiche che spiegano che la violenza è più italiana che straniera. Perché in percentuale è più straniera che italiana. Sono razzista se penso che essere stranieri deprivati di diritti e servizi espone maggiormente al rischio di diventare criminali e stupratori? Sono razzista se sono propenso a credere che con maggiore probabilità fossero stranieri gli sconosciuti inseguiti entro il cortile del mio condominio stanotte e che fosse straniero senza casa e diritti lo sconosciuto che giorni fa ha lasciato sgradevoli tracce biologiche nei pressi della mia cantina? Lo escludo. Sarei razzista se pensassi ad un dna specifico dei migranti. Sarei razzista se pensassi che i neri non sono integrabili. Invece credo alla educabilità di ogni essere umano. Sarei stupido però se negassi l'evidenza. Non è negando l'evidenza che la sinistra e la visione di un mondo di eguali possono essere vincenti. Negando l'evidenza semplicemente si diviene non credibili. Questo penso nel mio esercizio di igiene mentale.

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