venerdì 5 giugno 2020

Non sprecare la crisi


Soprattutto nuovi disoccupati. Ma anche pensionati medici che tornano al lavoro, specializzandi che il lavoro lo anticipano, la proprietaria di boutique che spera di trovare un lavoro da puliziera, quelli che facevano motori che ora fanno mascherine, operatori di call center che ora raccolgono fragole, variamente abilitati della scuola che troveranno posto nelle aule - concorso o no - perché la pandemia - come già prima , ma inutilmente, l'efficacia didattica - suggerisce piccoli numeri. Insomma la pandemia ci fa scoprire che è troppo vecchio e sbagliato il paradigma "prima studio, poi lavoro, poi pensione". Pare lo abbia scoperto anche Landini che ora parla di formazione permanente come il compianto De Mauro. Ed è sbagliata l'idea di una carriera solo ascendente. Ed è sbagliato avere un solo profilo professionale. Domani avremo patenti multiple e costellazioni certificate di competenze. Se avremo anche l'appropriazione collettiva degli strumenti di produzione, potremo dire di non avere "sprecato la crisi".

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