domenica 28 ottobre 2018

Sovranisti e globalizzatori: il grande inganno


A me pare che troppo spesso le antinomie inventate nascondono trappole micidiali. "Bianco e nero", "Intelligente e stupido", "sovranista e globalizzatore". Quest'ultimo sopratutto. Infatti l'antitesi malata" riesce a confondere, mutatis mutandis, destra e sinistra (la gran parte, quella che parla di più di euroburocrati, finanza e Soros che di capitale, lotta di classe, socialismo). Salvini, Di Maio, Fassina, Rizzo. Provo inutilmente e disperatamente ad oppormi al grande inganno. A mio avviso per essere usata come criterio politico "la sovranità appartiene al popolo" altro non può significare che questo: "la sovranità appartiene ad ogni persona vivente". Cioè ogni vivente deve potersi riconoscere come co-determinante il destino del mondo: il piccolo mondo del condomino e poi quello della città, della nazione, del continente, del mondo intero. Mi pare quindi che sovranisti e globalizzatori si ingannino e ci ingannino coltivando l'antitesi. Alcuni platealmente anzi. Vedi Salvini che tranquillamente transita la Lega dal sovranismo padano a quello nazionale prima dileggiato e che domani - perché no? - potrebbe transitare la Lega al sovranismo continentale. E - perché no? - dopodomani al sovranismo terrestre, qualora si trovassero o inventassero nemici extraterrestri nell'universo. Anche i globalizzatori (prevalentemente liberisti) ci ingannano. A meno di ritenere auspicabile un mondo piatto in cui le differenze siano tutte cancellate: le lingue, il pomodoro, il parmigiano, etc., un po' come già sta avvenendo. Allora, impegnerei piuttosto la politica a scegliere come distribuire il quantum di potere o sovranità di ogni persona vivente fra condominio, città, nazione, continente e mondo. Al contempo (o prima) impegnerei la Sinistra ad imporre l'eguale potere, l'eguale sovranità di ogni cittadino, di ogni vivente. Eguaglianza che il sovranismo oggi è impegnato a rimuovere dalla nostra bussola, più vistosamente di quanto comunque fa, con minor chiasso, il globalismo liberista.

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