domenica 15 dicembre 2019

Il mio San Giovanni


Sono arrivato presto con la persona a me più vicina. La prima evidenza è stata la prevalenza di pensionati. Una matura signora ha commentato con evidente amarezza: "Questa è Roma. Io giovani stanno con CasaPound". Giudizio eccessivo, ma non del tutto campato in aria. Poi la piazza ha preso a riempirsi anche di giovani. Giovanissimi studenti liceali ed universitari. Non ho scorto segni di presenza delle periferie. Molte coppie con bambini sardine. Mi è sembrato che tutti fossimo impegnati a scoprirci vicendevolmente e a fotografare le sardine più fantasiose. Debbo dirvi che io e mia moglie siamo stati, con i nostri manifesti di "nonno sardina" e "nonna sardina", fra i più fotografati - anche dai giornalisti- ed intervistati da giornalisti e giovani studenti di antropologia. Non saprei dirvi in quanti eravamo, anche perché c'era un flusso continuo fra ingressi in piazza ed uscite. Comunque si poteva, con poca fatica, muoversi da qua a là. Azzardo che la piazza romana fosse più composita anagraficamente dalle prime piazze emiliane a composizione più giovane. Positivamente può dirsi che si scorgeva un'alleanza di nonni e nipoti. Insieme ci rassicuravamo noi, giovani e anziani, antifascisti che hanno frequentato la scuola e sono capaci di invenzione. Come parlare agli altri - quelli degli stadi e delle periferie - credo che non lo abbiamo ancora inventato.

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