martedì 6 ottobre 2020

Fratelli tutti: un progetto di governo mondiale

 


 

Ho letto l’enciclica di Francesco con interesse. Per la mia convinzione che Francesco sia oggi l’unico leader credibile della Sinistra mondiale. Lo è per ciò che pensa, per i suoi valori e le sue priorità. Lo è perché a differenza di quelli che pensano come lui – me compreso, quasi- lui ha un megafono udibile in tutto il mondo. L’enciclica è un progetto di governo mondiale, anche se a grandi linee. Le linee essenziali sono chiare. Commento solo ciò che più mi ha colpito .C’è  l’indicazione di una necessaria dialettica fra le ragioni locali- dei popoli, delle comunità dei territori- e le ragioni del mondo. Difesa delle culture locali, ma insieme delle ragioni del globo che non conosce confini. Importante perciò l’indicazione netta di una necessaria riforma dell’Onu. Tale cioè che la Comunità internazionale possa soccorrere ogni comunità minacciata dalle potenze più forti. Un vasto programma se solo si pensa che la Palestina resta occupata a dispetto delle sterili  risoluzioni dell’Onu. Immagino che Francesco immagini l’ Onu senza posto assicurato alle privilegiate potenze  nel Consiglio di Sicurezza e senza paralizzante diritto di veto.  L’enciclica è patentemente anti-sovranista. Escludo possa essere apprezzata dai cristiani salviniani e meloniani. Qualcuno ha scritto a ragione che con Fratelli tutti la Chiesa incontra l’illuminismo di Libertè, Egalitè, Fraternitè. Direi anche che sceglie la fratellanza come il meno equivoco dei valori ed anche il più “comprensivo”. Lo penso perché ritengo che Libertà ed Eguaglianza si prestano più a fraintendimenti . Libertà di cosa? Anche di infettare il prossimo? Eguaglianza in cosa? Di reddito, di opportunità che non si concretizzano o di felicità? Penso che invece Fratellanza è valore che può chiarire ed orientare Libertà ed Eguaglianza. E’ la fratellanza del buon samaritano che unico soccorre il ferito e depredato, proprio perché  si considera fratello, proprio perché istintivamente obbedisce al comandamento “Ama il prossimo tuo come te stesso”. Si comprende facilmente come l’enciclica di fatto scomunichi il First Usa,  Prima gli italiani e robaccia simile.

Inevitabilmente l’enciclica si cala anche per imitazione o per opposizione nella cultura dell’epoca. Se oggi lo sgarbo, il sarcasmo, l’irrisione, il bullismo sono valori comportamentali, alimentati peraltro dall’anonimato in rete (esplicita in ciò la denuncia di Francesco), l’appello alla gentilezza è chiaramente sovversivo. Gentilezza significa empatia, significa sentirsi nei panni dell’altro, anche dell’avversario sconfitto che resta fratello. Sarà per questo che mi colpì a suo tempo (2009) Mujica che vincendo al ballottaggio presidenziale disse: “Se tu sei allegro non vuole dire che ti devi permettere di offendere chi non lo è»,  chiedendo scusa ai suoi avversari “da vecchio combattente”  se durante la campagna elettorale “a volte mi ha tradito la lingua”.

Molti altri spunti nell’Enciclica. Ricordo infine il riconoscimento degli errori/orrori della Chiesa, riguardo l’abominio della schiavitù di cui la Chiesa fu complice. Francesco lucido, lungimirante e coragggioso.   

 

 

 

Nessun commento:

Posta un commento