giovedì 8 ottobre 2020

La pandemia nel mio mondo normale-ideale

 

In un mondo normale, anzi no, ideale, cioè governato dalla ragione, si prende atto del problema provocato dall'incuria umana: la pandemia. Si prende atto del conflitto fra salute e lavoro (economia) e si risponde con intelligenza. Si chiude ciò che non è essenziale e quanto più alto è il rischio più si chiude. Allora innanzitutto si chiudono gli stadi (non in parte, ma totalmente), insieme a lotterie e giochi di denaro vari. Poi si chiudono le discoteche. Poi si chiudono i bar e i ristoranti (totalmente o parzialmente). I tabaccai possono essere sostituiti dai distributori automatici. Si chiudono le fabbriche di armi. Si chiudono le fabbriche di coca cola e bibite gasate. Etc. Le scuole si aprono per piccoli gruppi o anche per uno studente alla volta: un docente, uno studente. E si sostituisce così la qualità alla qualità. Cosa pensi di dover apprendere? Ti spiego perché devi apprendere qualcosa che credi di poter non sapere. Ti suggerisco cosa e come studiare. Da solo, con un amico, con due amici. Cosa non riesci a capire? Ecco, non capisci perché...Ora puoi capire e godere di capire. Del resto si può fare a meno, ottenendo di più: a scuola. come altrove. P.S. La pandemia dovrebbe (avrebbe dovuto) essere l'occasione per definire ciò che conta, ciò che conta poco e ciò che non conta niente.

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