sabato 2 luglio 2011

L'Italia che amo

L’Italia che amo, seduto in un bar di Piazza Anco Marzio, il salotto di Ostia, stasera aveva il sapore di buone Krapfen (crema, cioccolato e marmellata) e buon gelato di frutta (coppa piccola per economizzare euro e zuccheri). Aveva le gambe ben tornite delle ragazze in short alla moda. Però l’Italia più bella era quella che scrutavo discretamente, ma continuamente, indifferente al cover di Morandi che cantava su un palco. Tre italiane sobriamente eleganti e una bimba di 7-8 anni, asiatica, adorabile. Gustava con gran piacere la sua coppa di gelato, accudita da madre adottante ( immagino), nonna e zia (credo). Batteva felice le mani come vedeva fare agli adulti, al finire di ogni canzone. Accanto all’Italia che perde tempo e anima in camarille e intrighi, lì l’Italia felice di donare felicità e una bimba felice, venuta da lontano. Vado a dormire rasserenato. Ogni tanto.

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