lunedì 16 novembre 2020

Il dopo pandemia marziana secondo lo storico venusiano

 

Nell’anno 0 dall’avvento della Ragione (epoca marziana) cioè 2030 anni dall’unificazione politica del pianeta, i marziani ebbero una rivoluzione che fu conseguenza di una pandemia importata dai disordinati traffici con un pianeta vicino e allora ricchissimo, chiamato Terra. La popolazione fu decimata. Anche politici e capitalisti morirono. Non era mai successo prima che i capitalisti morissero come i loro dipendenti. Non c’erano cure esclusive e non c’erano posti in cui fuggire o ripararsi. La pandemia rovesciò ogni scala di valori e di prezzi. Persero ogni valore le auto di lusso, i vestiti firmati, le case inutilmente grandi. E pensare –incredibile! –che prima un abito firmato che vestiva una sola persona valeva quanto 1000 chili di pasta o 500 di frutta con cui si nutrivano in migliaia. D’improvviso nessuno ebbe voglia di abiti firmati o di ubriacarsi o giocare a dadi. Conservarono ed acquistarono valore i prodotti della terra, i farmaci, le cure, i medici, gli insegnanti (solo quelli veri, non quelli che per caso avevano vinto un concorso), chi si prendeva cura degli altri, dei loro corpi e delle loro menti.
C’erano prima su Marte persone chiamate mendicanti che si nutrivano con elemosine. Perché non avevano lavoro. Non lo avevano perché per meccanismi chiamati della “domanda e dell’offerta” nessuno li assumeva. Sulla Terra avevano imparato a sopprimere i disoccupati, oltre che gli anziani. Era una pratica feroce e stupida, ma certo più intelligente di quella praticata su Marte dove i disoccupati restavano inutilizzati e però erano mantenuti. Per dire cosa cambiò con la rivoluzione, d’improvviso su Marte apparve crudele, stupido e ridicolo sia il mantenere i disoccupati che l’ucciderli. Poiché di colpo non ci fu più proprietà privata semplicemente i mendicanti smisero di essere tali e furono inseriti in attività utili secondo le loro capacità. Si stava scoprendo che tutto era più semplice di come sembrasse prima. Apparvero contemporaneamente insopportabili e ridicoli favori, clientele e raccomandazioni. Ci furono rettori universitari donne come uomini. Non fu più un vantaggio essere bianco o maschio o figlio di x o di y. Oggi Marte è prospero e socialista come Venere e nessuno può guardare più con invidia la Terra ormai spopolata, divisa in nazioni tutte chiuse in se stesse che, benché prossime all’estinzione demografica, follemente respingono i migranti e li fanno annegare. Idiozia e follia prosperano ancora in angoli dell’universo.
Emanuela Di Mauro, Gianni Grillo e altri 3
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