mercoledì 16 settembre 2015

Grazie, Bindi


Non voglio perdere l'occasione per esprimere la mia vicinanza a Rosi Bindi. La votai alle prime primarie ed oggi è forse l'unico politico di cui mi dispiace essermi allontanato lasciando il PD. Forse la sola del PD che vorrei in un nuovo partito della sinistra vera. Anche ora non mi ha deluso. Aveva detto una cosa che al più peccava di ovvietà: "la camorra è parte costitutiva della società napoletana e campana". Non mi pare proprio che questo si potesse tradurre in : "tutti i napoletani e campani sono camorristi". O che la camorra fosse nel Dna campano. Eppure a mediocri attorucoli della politica non è sembrato vero. Troppo facile assurgere a campioni dei napoletani e campani ingiustamente offesi. La Presidente dell'antimafia però ha tenuto botta. Confermando. Non stava parlando di biologia, ma di sociologia. Non so se è chiara la differenza al sindaco di Napoli e al governatore campano, aggiungerei. E Bindi ha accennato a Roma. Insomma, da persona vissuta in Sicilia fino a 7 anni fa e poi trasferito a Roma, non ancora riconosciuta MafiaCapitale, mi sentivo offeso quando si diceva di costumi mafiosi e complicità in Sicilia. Pensavo, al contrario, di avere più merito, rimanendovi all'opposizione, momento per momento. Troppo facile non essere mafiosi a Stoccolma. Almeno Saviano ha capito bene però. Qualcuno non interessato a fraintendere capisce. Grazie, on. Bindi, con rinnovata stima. Ti aspetto a sinistra.

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