domenica 4 giugno 2017

Preparo la valigia per Londra


Direi che Il combinato disposto dell'ennesima strage terroristica e del disastro di Torino (quasi strage) mi angoscia, se non fossi già angosciato da tempo, come molti. Esaurite le parole di condanna e quelle di solidarietà, ribadisco la convinzione che non c'è molto da fare contro il terrorismo ormai endemico e contro il nichilismo che lo genera e rigenera. Si può contenerlo al più con misure di sicurezza più efficaci, sacrificando un po' i sovranismi nazionali in materia. Più radicalmente si può pensare di vincerlo (nei decenni a venire) lavorando ad una cultura planetaria della pace e dell'eguaglianza, una cultura che non appaia e non sia cristiana o occidentale. E' il lavoro su cui si sta spendendo Francesco. Con nessuna garanzia di successo nel tempo e sicuramente non nell'immediato. Nell'immediato l'unica terapia possibile è inscrivere il rischio di morire per mano di un folle che cerca le vergini nel paradiso di Allah nel grosso rischio della vita stessa: gli incidenti stradali o domestici, un male covato nei contesti insalubri, etc. Dirsi che il rischio di morire per un folle è statisticamente minimo. E fare tranquillamente le valigie per Londra (come sto per fare). Sapendo anche che la paura può uccidere più del terrorismo.

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