martedì 16 aprile 2019

Quello che Palermo ci dice di noi


Questa cosa di Palermo mi sorprende un tantino di più del disastro di cui oggi tutti parlano. Che poteva succedere a Parigi, come a Londra o a Roma. Semplicemente perché oggi la priorità non è la cura delle cose che valgono. Quella di Palermo invece mi lascia interdetto. Come se non avessi capito mai davvero gli abissi dell'animo umano. Non per la banda di criminali che si arricchiva frodando a prezzo di sangue (altrui) le assicurazioni con finti incidenti di auto. I criminali fantasiosi - si sa - inventano nicchie innovative di delinquenza. Lo stupore è per quei due fidanzati che si fanno spezzare braccia e gambe per ricevere 1.500 euro e coronare così il sogno di una vacanza. L'apoteosi del consumismo idiota insomma. Quasi appaiono normali quelli che dovevano pagare debiti di gioco o semplicemente comprarsi qualcosa da mangiare. Quasi normali. Ma la povertà non era stata abolita? La follia no. La povertà avevo appreso di sì.

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