martedì 9 aprile 2019

Salvini come Brando


Al pari "collega", vicepresidente e neoantifascista che gli contesta l'alleanza con un partito negazionista (per non dire neonazista), lui risponde così: "Io lavoro, rispondo col lavoro, con i fatti. Questa gente che cerca fascisti, comunisti, nazisti, marziani, venusiani..." E lì smorfia che potete immaginare, se non avete seguito il video. Da grande attore. Non so se le parole siano sue o preparate da una equipe di bravi comunicatori. Ma trovo la narrazione geniale, oltre che stupidissima. Geniale proprio perché stupida ovvero efficace a chiamare a raccolta stupidi ed ignoranti, peraltro in forte crescita. Un concentrato sublime di banalità. "Mi appello alla gente come me, quella che lavora e non ha tempo da perdere con filosofia, storia e culturame", vuole dire. E quanto è bello quel crescendo con cui descrive le narrazioni degli antagonisti: dai fascisti a marziani e venusiani.Cosa volere di più? La politica? Un pubblico non seducibile?
Sarà per il prossimo secolo quando nel curriculum scolastico, non solo dei liceali, ci sarà Schopenhauer e "L'arte di ottenere ragione", più per costruire anticorpi alla sofistica retorica che non per diventare venditori di fumo.
P.S. Quella smorfia accennata mi è sembrata all'altezza del Marlon Brando- Antonio del discorso shakesperiano sul cadavere di Cesare. Quando volta le spalle alla folla, fingendo di volersi appartare nel suo dolore, e invece ghigna nascostamente pregustando il successo della "sceneggiata" iniziata con il finto ossequio ai congiurati ("E Bruto è uomo d'onore" id est "Con Di Maio lavoro benissimo"). I cultori di Brando si arrabbieranno molto.

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