martedì 11 agosto 2015

Quello che giova dire


Non so se riuscirò a spiegarmi. Ho letto su Repubblica un articolo su una ricerca della Fondazione Leone Moressa sulla "risorsa immigrati". Quasi condivisibile l'articolo. Poi ho cercato in rete la ricerca. Molto interessante e molto condivisibile. Vorrei spiegare le mie riserve sull'articolo, segno evidente che qualunque riassunto e qualunque narrazione è un tradimento. L' articolo enfatizza un dato. Il contributo fiscale e previdenziale degli immigrati in Italia presenta un saldo consistente di qualche miliardo rispetto ai costi sostenuti per l'accoglienza. Beh, mi fa pensare che Repubblica e molti che come me contestano i veleni e le fandonie terroristiche della Lega, debbano usare o siano costretti ad usare tali argomenti di bassa contabilità per contrastare la deriva xenofoba. La cosa interessante è che la ricerca, pur evidenziando il dato, raccomanda giustamente di non banalizzare il problema dell'immigrazione con argomenti ragioneristici. L'immigrazione ha risvolti e complessità tali da non consentire giudizi definitivi su quanto costi o quanto giovi. Non sulla base di calcoli contabili di pochi miliardini. Repubblica invece lo fa. E così mi chiedo se anch'io, da modesto militante di sinistra contro la xenofobia, non sia chiamato a fare altrettanto. Insomma la politica è questa cosa qui? E' questa cosa la militanza? E' un gioco consapevole (o inconsapevole come un autoinganno) di sottrazione/addizione allo scopo di convincere? La politica è guardare i dati Istat o quelli del Ministero del lavoro o di Confindustria sull'andamento dell'occupazione, scegliendo quelli che più giovano alla causa, del governo o dei suoi avversari? Sono per un'altra politica e per una lettura "libera" della realtà. http://www.repubblica.it/…/il_tesoro_degli_stranieri_d_ita…/ http://www.fondazioneleonemoressa.org/…/sintesi-libro-12-02…

2 commenti:

  1. Grazie per i link, che leggerò quando al più preso.
    Quando è che il Potere risulta vincente?
    Ovviamente quando riesce a farti credere che il "nemico" sia quello che sta peggio di te e NON chi stando molto meglio te lo ha parato davanti.
    Il problema è che facendo i conti della serva e considerando i fondi europei per l'immigrazione stanziati all'Italia, risulta chiaro che un certo "buonismo" ci ha fatto una cresta non indifferente. Salvini purtroppo non può venir demonizzato, perchè strumentalizza un disagio creato da chi invece ha strumentalizzato il fenomeno dell'immigrazione.
    Purtroppo ritengo che una soluzione pragmatica vada trovata, nella consapevolezza che sarà comunque umanamente sbagliata. Non è rassegnazione, ne buon senso, ma solo un evitare il peggio...

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    1. Per esempio bisogna evitare di ammassare i profughi (e i rom) in campi della periferia. Possono essere distribuiti facilmente con una famiglia o due per Comune, come saggiamente diceva Pisapia. Poi bisogna fare un grande sforzo per spiegare, mostrare numeri e dati. Parte della indispensabile educazione degli adulti ed educazione permanente.

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