giovedì 15 febbraio 2018

Quelli che non credono in niente


Non escludo che ci sia qualcosa o qualcuno interessato a distruggere ogni speranza. Forse è solo una perversione del secolo delle passioni tristi. Se stimi un politico, prima o dopo ti sarà rivelato che ha rubato. Se ammiri un regista, prima o dopo saprai che è un pedofilo. Se fai donazioni ad una Ong, scoprirai che fra i suoi volontari ci sono stupratori. Come rispondere a quelli che fanno terra bruciata attorno alle tue speranze? Ci provo. Perché non amo gli stupratori e però neanche quelli di "non si salva nessuno", "non credere in niente". Mi dico che c'è il bene ed il male, ma non ci sono i buoni e i cattivi. Mi dico che noi umani siamo fatti così: capaci di generosità e capaci di compromettere carriera e reputazione per una inutile regalia di soldi che non sapremo spendere, capaci addirittura di scivolare da una sincera carezza caritatevole ad una carezza torbida. Non tutti eguali, ma tutti variamente esposti. Provo a farmene una ragione e vado ad ammirare un quadro dell'assassino Caravaggio e a commuovermi se Oxfam o Medici senza frontiere salvano dall'annegamento e dalla malattia donne e bambini. Faccio spallucce ai pervertiti che vogliono insegnarmi a non credere in nulla.

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