mercoledì 19 dicembre 2018

Piccole cose per passare il tempo senza parlare (quasi) di politica


Fra le cose del vecchio mondo che scompare ricorderemo il congiuntivo. Mi chiedo se non sarebbe bene abrogarlo subito, senza aspettare i tempi lunghi della sua consunzione. Per non dover ghettizzare come radical chic, nemico del popolo, chi ne fa un uso corretto. Per una questione di democrazia insomma, per quella sana ignoranza che oggi si chiama democrazia. Stamani all'Ufficio anagrafe del Comune, malgrado l'appuntamento alle nove, aspetto le dieci per entrare. Nell'attesa, per ingannare il tempo leggo e rileggo molteplici avvisi al pubblico dalla sintassi contorta e spesso incomprensibili. Poi assisto alla scenata di una donna polacca allo sportello informativo. Urla contestando con veemenza non so quale disservizio. Per tenere allenata la mia mente senile rifletto sul fatto che le polacche possano inveire liberamente contro le impiegate italiane. Cosa che evidentemente ad una donna abbronzata non viene mai in mente di fare. Poi entriamo. L'impiegata mi invita a poggiare l'indice della mano destra sul sensore: "Spingi". Mi sta dando del tu? A Roma è normale. I medici poi danno proprio sempre del tu. Ma tu devi rispondere con il Lei, facendo sentire che è maiuscolo. Nella risposta il romanesco è sospeso. L'impiegata - dicevo - mi dice "spingi". Poi però mi dice "sollevi". Pare che mi dia del tu quando devo spingere e mi dia del lei quando debbo sollevare. Ho il dubbio di aver sentito male. Ma fa la stessa cosa con mia moglie subito dopo. Ok, il governo del cambiamento, cambi almeno questo. Abolisca per decreto il congiuntivo, anche quello esortativo!

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