mercoledì 28 novembre 2018

L'amica geniale per un film emozionante


Molto bello quello che ho visto ieri in TV della "Amica geniale" di Saverio Costanzo. Grande cinema, grazie al regista e alle due straordinarie interpreti bambine (ma citerei anche l'interprete di una tanto vera maestra). Grazie anche ad Elena Ferrante, di cui non ho letto il libro (che resta per me fra i tanti da leggere), che ha collaborato intensamente alla sceneggiatura. Ho sentito echi del neorealismo. Ho sentito la Napoli degli anni '50, dei cortili, della povertà, del dominio quasi assoluto di padri e mariti. E insieme il riscatto, tramite istruzione e cultura. Utile ricordarci da dove veniamo, la realtà delle nostre madri, ad esempio. Ho ripensato alla mia. Solo assai tardi, ormai anziana, mia madre mi confidò il suo dolore taciuto, quando suo padre le fece interrompere gli studi perché donna e perché lei serviva a dare una mano in negozio.

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