sabato 19 novembre 2016

Genius: quanti sono gli autori?



Ho ripensato al film non imperdibile visto giorni fa. Ci ho ripensato leggendo qualcosa sulle lettere di Céline  ai suoi editori. Leggevo delle sue aspre minacce. Che non si azzardassero  a toccare una virgola del suo romanzo.  Invece in Genius  Thomas Wolf (Jude Law), potenziale scrittore di talento,  in parte subisce,  in parte  chiede l’intrusione  dell’editor. Lo chiede come in rapporto col padre che non ha avuto.  E Max Perkins (Colin Flint), già editor di Hemingway e Fitzgerald,  trova  nel geniale autore il figlio che non  ha avuto.  L’editor   lavora di accetta più che di cesello. Così una disordinata e mostruosamente sovradimensionata opera diventa leggibile e diventa un best seller. Mutatis mutandis,   mi sono ricordato della mia tesi di laurea.  Mancavano pochi giorni e la relatrice mi impose  di sforbiciarla  di  almeno un terzo. A mia  discrezione cosa tagliare. Tagliai il capitolo  sul tema della professionalità al femminile. Che mi piacerebbe oggi rileggere, ma non trovo.  Beh, del film mi ha interessato questo. Perché di fatto sempre in un’opera cogliamo pezzi trasfigurati delle nostre esperienze. Quanti sono davvero gli autori di un’opera (film, romanzo o altro)?  Non  solo lo scrittore, non solo il regista: sceneggiatore, produttore, editor, insieme agli incontri diretti  dal Caso, grande autore occulto,  ed oltre ai lettori  o spettatori, ognuno di fronte ad un’opera di fatto diversa.  Sicché poco mi hanno interessato   i rapporti della moglie di Wolfe  (Nicole Kidman) con il marito  e l’editor. Il tema della vita divisa  fra amore/famiglia e passione fagocitante  per l’arte resta come sovrapposta nel film. Forse per  un regista teatrale -  Michael Grandage  - alle prese con la sua prima opera cinematografica. Beh, cercherò ancora il capitolo soppresso della mia tesi di laurea. 

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