giovedì 10 gennaio 2019

Morire di calcoli (matematici e politici)


Prima viene il sentimento: è la condivisione della gioia delle persone sbarcate a Malta. Poi viene la riflessione. L'Europa si è macchiata di ridicolo e di infamia. Basta dividere 500 milioni (tanti sono i cittadini della Ue) per 49 (tanti sono gli sbarcati). 500 milioni invasi da 49 persone. La divisione mi dà:0,0000001. E' un calcolo che ogni governo europeo avrà fatto. Ma il punto non erano i 49. Il punto era dare un esempio, sia agli altri governi europei (nelle varianti: “io non sono più fesso degli altri” (Germania, incalzata dai populisti, etc.) e “io sono il più furbo e patriottico di tutti” (Italia salvinizzata, Ungheria, etc.), sia ai disperati che preparino la fuga da un continente largamente inospitale. Il calcolo era politico, non matematico. L'unica soluzione per sfuggire al contempo all'indignazione degli europei (una minoranza?) non ancora rinco...niti era quella che si è scelta. Il compromesso era nell'evitare di portare alla morte i 49, ma solo torturarli per tre settimane. Tutto normale quindi. Almeno fino a che non sorga una nuova consapevolezza: la consapevolezza che le Istituzioni che debbano dar conto ognuno al proprio condomino o nazione non potranno che distruggere il mondo. Come trovare però un governo planetario che garantisca le ragioni del mondo non apparendo sacrificare gli interessi di una singola nazione e dei suoi cittadini e poi, quando Stati e Nazioni appariranno obsoleti, si occupi finalmente della felicità di ogni abitante del mondo? Cerco la soluzione in un nuovo Patto mondiale che cominci a dotare Onu e organizzazioni internazionali di radicali nuovi poteri di intervento, sul fondamento di una Costituzione del mondo che fissi e presìdii principi irrinunciabili. Guardo troppo in alto? Sì. Ma non c'è tempo da sprecare nelle futilità.

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